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Controllo di vicinato, si partirà dalla zona di via Nicolao Cena

Si è svolta la riunione conoscitiva per il progetto approvato dal Consiglio Comunale.

Controllo di vicinato, si partirà dalla zona di via Nicolao Cena
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«Controllo di vicinato» sempre più concreto. Si è svolto lo scorso giovedì un incontro conoscitivo sul progetto nato dall’approvazione da parte dell’intero Consiglio Comunale di una mozione presentata congiuntamente da parte di Alternativa Civica e Pd per Brandizzo.

Controllo di vicinato, si partirà dalla zona di via Nicolao Cena

«Controllo di vicinato» sempre più concreto. Si è svolto lo scorso giovedì un incontro conoscitivo sul progetto nato dall’approvazione da parte dell’intero Consiglio Comunale di una mozione presentata congiuntamente da parte di Alternativa Civica e Pd per Brandizzo.
Sono intervenuti il primo cittadino Paolo Bodoni, l’assessore Walter Dassetto, il consigliere delegata al progetto Monica Durante, il comandante della Polizia locale Luca Ceria, e Ferdinando Raffero presidente dell’associazione Controllo di vicinato.
Si è trattato di una prima riunione conoscitiva molto partecipata da parte della cittadinanza che ha fornito anche molti consigli utili per evitare di fornire indizi utili ai malintenzionati.

A settembre la riunione operativa

A settembre invece si partirà con una riunione operativa, che sarà effettuata nella zona scelta come apripista per il progetto ovvero la zona di via Nicolao Cena dove si potrà constatare l’adesione da parte dei brandizzesi.
L’associazione di Controllo di vicinato e tutti coloro che sono intervenuti hanno sottolineato che il Cdv è composto da una rete territoriale di volontari e specialisti volontari che forniscono consulenza e supporto alle amministrazioni comunali, alle associazioni locali e ai privati cittadini che intendono sviluppare nel proprio territorio programmi di sicurezza partecipata e organizzare gruppi di Controllo di Vicinato.
In questo modo si punta alla cultura della prevenzione, della solidarietà sociale e alla partecipazione dei cittadini a progetti di sicurezza partecipata al fine di garantire la sicurezza all’interno delle proprie comunità, migliorare il rapporto Forze di Polizia-Comunità̀ scambiando informazioni attraverso il tramite di un “Coordinatore”, proteggere i soggetti più deboli della comunità come gli anziani, spesso vittime di truffe e raggiri.

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