CHIVASSO E' IL COMUNE CAPOFILA

Corona Verde: ecco il piano che trasformerà l’intera Città

Il punto di partenza è la SUA - Strategia Urbana d’Area del Canavese ed Eporediese

Corona Verde: ecco il piano che trasformerà l’intera Città
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Passo dopo passo, il progetto di una «corona verde» intorno a Chivasso diventa sempre più concreto.
Il punto di partenza è la SUA - Strategia Urbana d’Area del Canavese ed Eporediese, aggregazione che ha come capofila Chivasso e conta ventiquattro comuni e una popolazione totale di quasi 115 mila abitanti. Grazie al FESR 2021-2027 della Regione Piemonte, ha una dotazione finanziaria di oltre 8 milioni di euro, che salgono a 9 milioni e 432 mila con la dote di flessibilità.

Corona Verde: ecco il piano che trasformerà l’intera Città

«La Strategia - si legge - mira a un potenziamento dell’offerta turistica del territorio intesa, ampliare i servizi e rigenerare gli spazi a disposizione della comunità locale Questo avverrà grazie alla creazione di nuovi percorsi ciclopedonali, la restituzione alla collettività di ampie aree verdi attrezzate, la realizzazione di servizi ricettivi informativi e di accoglienza per la valorizzazione del patrimonio culturale».
Per quanto riguarda Chivasso, il progetto prevede la «Realizzazione di una Corona Verde di collegamento tra le aree verdi urbane, a corollario della città, con l'obiettivo di riqualificare l'area naturalistica che circonda il nucleo urbano dal viale storico del Canale Cavour al Parco del Bricel, proseguendo poi nell'area del Sabiuné e giungendo al Parco delMauriziano lungo la rete ecologica del Rio Orchetto.
In particolare, l'area del Sabiuné (situata nella zona sud della Città di Chivasso) sarà oggetto di importanti interventi di rimboschimento e ampliamento della rete sentieristica, con conseguente creazione di spazi pubblici aggregativi di qualità e aumento della superficie forestata.
Attraverso la realizzazione di percorsi ciclabili e pedonali si promuoverà riqualificazione delle sponde fluviali e la riappropriazione del territorio da parte degli abitanti, che potranno fruire di un'area naturalistica di pregio in quanto bene comune. L'intervento costituisce il primo lotto in una più ampia progettualità tesa all'aumento delle infrastrutture verdi del territorio anche a beneficio di un'area vasta che prescinde dai confini comunali. Il primo lotto funzionale, inscrivibile nella SUA, permetterà di collegare l'areaNord e Sud della città».

A Caluso e Brandizzo

A Caluso, è previsto il «Completamento delle opere di restauro dell'ex Chiostro del Convento dei Frati Francescani Minori (1646), complesso architettonico parzialmente funzionante ed utilizzato da scuola secondaria superiore e associazioni civiche. Si prevede un intervento che permetta l'apertura di una intera manica dell'edificio attraverso recupero delle facciate e spazi interni. L'intervento strutturale permetterà il recupero spazi da restituire alla cittadinanza e l'ampliamento dell'offerta turistico-ricettiva per i visitatori con camere per l'accoglienza e struttura di ristorazione. Dalla "porta della città" sarà segnalizzato e promosso il percorso storico, artistico e culturale che dal Convento dei Frati Francescani Minori attraversa il centro storico di Caluso e conduce al Castellazzo, complesso pubblico oggetto di un importante intervento di riqualificazione con la creazione di una vigna urbana e punto di collegamento con Candia».
Per quanto riguarda Brandizzo, l’intervento si presenta come «Un lotto funzionale dell’intera riqualificazione di via Torino, arteria della città e collegamento con il capoluogo e Chivasso. Il lotto consente l’istituzione di un senso unico di marcia nei pressi del Municipio permettendo così la realizzazione di una nuova piazza con de impermeabilizzazione di una porzione viaria».

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