VEROLENGO

«Costruiscono un’orribile tettoia in piazza»

Congias, dopo aver esaminato il progetto, si domanda se non si poteva realizzare in mattoni al posto che in acciaio

«Costruiscono un’orribile tettoia in piazza»
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Cantieri non ancora terminati. Promesse difficili da mantenere. Sono questi alcuni dei punti che Sandro Congias, semplice cittadino verolenghese ma interessato alla crescita del paese, pone all’attenzione dopo le promesse fatte dall’Amministrazione Borasio.

Critiche all'Amministrazione Borasio

«Qualche tempo fa, l’Amministrazione nell’annunciare la creazione di un polo logistico esordì con un proclama elettorale stile Berlusconi “Imporremo assunzioni di cittadini verolenghesi…”: più o meno era questo il senso. In realtà l’Amministrazione suggeriva all’azienda di prendere in considerazione prima i lavoratori verolenghesi. Secondo le dichiarazioni dell’Amministrazione, questa ditta di Brescia (che prima era a Torino) realizzerà il polo logistico nel quale si insedierà non si sa chi, ma nemmeno se si insedierà qualcuno. L’unica cosa certa è che al di là dei bilanci negativi degli ultimi anni la società che eseguirà questi lavori sembra essere a posto.
Quell’imporremo, fa sorridere perché ad oggi l’Amministrazione non è riuscita ad imporsi per i ripristini su corso Delio Verna e ormai sono passati un paio d’anni da quando è stata posata la fibra. Non è riuscita ad imporsi con la Smat per sistemare quel tratto di tubazione colabrodo in via Torino e siamo ancora in piena siccità. Non si può chiedere ai propri cittadini, facendo la voce grossa, di fare sacrifici e attenzione con l’uso dell’acqua e poi non imporsi con “i potenti” come Smat».

«Costruiscono un’orribile tettoia in piazza»

Ma Congias ha notato, come centinaia di altri cittadini, che in piazza Unità d’Italia qualcosa sta accadendo. Che un cantiere è stato allestito in una parte dell’area verde. Cosa starà accadendo? Congias ha studiato le carte.
«L’Amministrazione ha deciso di realizzare un impianto fotovoltaico di 40 kw su una struttura metallica grazie ad un contributo di circa 212 mila euro a titolo di compensazione territoriali per la presenza sul territorio di centrali nucleari. - spiega Congias - Per questo intervento è previsto un importo complessivo di 65 mila euro. Sintetizzando, questo fotovoltaico dovrebbe servire per alimentare l’illuminazione pubblica della piazza Unità d’Italia e via Rivora, nelle ore serali grazie a delle batterie ad accumulo fornite gratuitamente. Quante batterie serviranno per alimentare l’illuminazione della piazza e di via Rivora, specie d’inverno? Dove verranno stoccate le batterie? Quanto potrebbe rendere lo “scambio sul posto”? Questo tipo di iniziative sono sicuramente da appoggiare, ma… a fronte di un contributo di 212mila euro non si poteva realizzare una struttura che si armonizzasse con il resto del paesaggio urbano in legno e mattoni invece di un orribile tettoia in acciaio? Sotto questa tettoia che si chiude grazie a dei teloni in PVC si potranno tenere eventi nel periodo invernale, quindi è previsto un sistema di riscaldamento? Pompe di calore? Nella descrizione dell’opera, non si parla di riscaldamento. Questi apparecchi riscaldanti dove verranno posizionati in una tettoia sostanzialmente libera sui quattro lati e quali protezioni avranno dalle intemperie e dai malintenzionati? Secondo me questa opera potrebbe essere il fiore all’occhiello dell’Amministrazione, ma così come ci è stata “imposta” sarà un brutto biglietto da visita per chi arriva in paese, un po’ come le luminarie della festa della Madonnina, solo che quelle luci (per me brutte) a fine festa vengono rimosse mentre quella struttura rimarrà li per sempre.
Questa Amministrazione ha sì della belle buone iniziative ma le manca quel qualcosa in più (e non mi riferisco alla minoranza) per realizzarle al meglio. Credo che i verolenghesi apprezzerebbero di più una tettoia o struttura che si armonizza con il resto del paesaggio urbano, che questa tettoia industriale in centro paese».

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