Croce Rossa, rivoluzione nel segno della continuità
Bruno Borsano rieletto presidente. Le Infermiere Volontarie a Martina Gavazza
Forse non sarà una svolta epocale, ma quella recentemente vissuta dalla Croce Rossa di Chivasso resta una «rivoluzione» nel segno della continuità con il passato, lavorando per accompagnare l’associazione verso le sfide del futuro.
Croce Rossa, rivoluzione nel segno della continuità
Domenica 17 novembre, infatti, si sono svolte le elezioni per il rinnovo del direttivo chiamato a guidare il Comitato Locale di via Gerbido, con l’elezione di Bruno Borsano (unico candidato alla presidenza), Sorella Ivana Soncin, Franco Cannone, Antonio Massimiliano Restivo e Marianna Zollo.
Se vi è una continuità nella presidenza, Bruno Borsano aveva già ricoperto l’incarico dal 2005 ai primi mesi del 2024 (e prima ancora - dal 1985 - era stato ispettore dei volontari), una svolta, come detto, c’è stata nel Consiglio, che comunque vede la presenza di Ivana Soncin, già commissario nel periodo di transizione e per 4 anni Ispettrice delle Infermiere Volontarie. «Crocerossine» ora affidate a Martina Gavazza, da poco nominata Ispettrice del Corpo delle Infermiere Volontarie di Chivasso, e che in virtù di tale carica potrà partecipare al Consiglio quando si parlerà della componente che dirige.
New entry quelle di Franco Cannone, in Cri dal 1982, che già si occupava della comunicazione e che continuerà a farlo pur con altre incombenze, e di Antonio Restivo, giovane ma storico volontario, che già si occupa di formazione e protezione civile in ambito Cri.
Marianna Zollo è infine la rappresentante dei giovani.
«Gestire un’associazione di volontariato come questa - spiega il direttivo - che in Italia ha 160 anni e a Chivasso 103, non è facile.
Se fino a qualche anno fa era più semplice trovare e formare nuove “forze”, il disgregarsi dei rapporti interpersonali ha reso l’intero mondo del volontariato più fragile.
La Croce Rossa di Chivasso è comunque riuscita a mantenere nel tempo una grossa base di volontari, che oggi sono 378 sulle varie delegazioni (Brandizzo, Casalborgone, Saluggia e Foglizzo), continuando a proporre corsi per entrare nella “grande famiglia” della Cri.
In queste settimane se ne sta concludendo uno, e subito ne partirà un altro».
Si può entrare in Croce Rossa a partire da 14 anni, per iniziare a conoscere il mondo della Cri, con vari passaggi successivi fino ai 18 anni quando si può accedere al primo corso da volontario.
«Le condizioni della società - proseguono i nuovi vertici della Cri di Chivasso - hanno modificato anche l’operatività nell’ambito dell’associazione: chi si rivolge a noi spesso si trova a dover gestire le difficoltà quotidiane in condizioni emergenza, anche a causa del disgregarsi dei rapporti famigliari, ma la Cri cerca e riesce (nonostante tutte le difficoltà) a rispondere ai grandi bisogno della comunità. E non pensiamo solo ai servizi per il 118, che possono essere quelli più visibili, ma al trasporto infermi, al servizio sacche di sangue per cui sono quotidiani i viaggi al San Giovanni Bosco, alle dialisi, ai trasporti per le terapie ADI e le iniziative sul territorio in ambito sociale. Senza dimenticare l’ambulatorio gestito dalle Infermiere Volontarie, punto di riferimento per moltissimi medici di base del territorio. E siamo anche aperti a medici che vogliano collaborare con la Cri».
L'ambulatorio
Al sabato, l’ambulatorio è anche un punto di appoggio per i pediatri dell’AslTo4, che in sede trovano uno spazio per l’ambulatorio dedicato alle piccole emergenze (numero telefonico di riferimento 011/0240893).
E ancora, la Cri collabora con il Banco Farmaceutico e con le altre raccolte nazionali, come la Colletta Alimentare.
Al momento, è allo studio una formula per riprendere la raccolta e distribuzione di generi alimentari alle famiglie bisognose, ma con diverse modalità rispetto al passato: come detto più volte in passato da Borsano, serve sapere «chi ha preso cosa» e «quando».
I numeri
A fine novembre, la Croce Rossa di Chivasso (con le sue delegazioni) ha effettuato 17 mila 400 servizi, per un totale di 530 mila chilometri percorsi.
Passando al 118, 2250 servizi (52 mila chilometri) con l’ambulanza di Soccorso Avanzato (Medicalizzata) e mille 200 servizi (23 mila chilometri) con la Base.
Per l’AslTo4, 5 mila 100 servizi per dialisi (61 mila 700 chilometri), mille 500 autorizzati (65 mila chilometri) e 3 mila 300 legati all’Ospedale (175 mila chilometri).
Quattro mila e 50 i servizi privati (manifestazioni, eventi sportivi, trasporti richiesti dai cittadini) per un totale di 153 mila 300 chilometri.