De Pieri ha rimesso le deleghe al sociale, sanità e associazioni
Tornano dunque in capo al sindaco Diego Marchetti: «Non le darò a nessuno»
Daniela De Pieri ha rimesso le deleghe al sociale, sanità e associazioni del Comune di Cigliano.
De Pieri ha rimesso le deleghe
Sin da inizio mandato, dunque dal maggio 2019, Daniela De Pieri oltre ad esser consigliere di maggioranza aveva ricevuto le deleghe al sociale, alla sanità e alle associazioni. Tre settori a cui era molto attenta tant’è che è innegabile la sua presenza con le varie realtà durante gli incontri. È stata più volte protagonista da scelte importanti per le onlus del territorio ciglianese che ha sempre spronato e sostenuto nelle tante e numerose attività portate avanti, soprattutto per il bene della popolazione in difficoltà così come il mondo degli anziani. E proprio quando la contattiamo per conoscere la situazione in cui versa il territorio ciglianese spiega: «Alla fine del mese di agosto ho rimesso le deleghe al sindaco ma non mi sono dimessa da consigliere comunale». Non rilascia altre dichiarazioni se non che non sarà più candidata alle prossime amministrative. Dunque, De Pieri chiude questo capitolo politico.
Le sue deleghe, come conferma il sindaco Diego Marchetti sono tornate in capo a lui: «Le tengo io, non verranno assegnate a nessuno altro. Daniela si è presa un momento di riflessione, non riusciva più a starci dietro. Ma è sempre con noi».
La situazione economica
Le deleghe come detto sono tornate in campo al sindaco. Ma l’assessore Stefania Crittino, che detiene il bilancio spiega: «In tempi non sospetti avevamo innalzato il contributo al San Vincenzo che oggi riceve 8 mila euro per i pacchi alimentari (che comunque sono autorizzati dal Comune in base ai dati Isee) e 3 mila euro per le altre spese, come ad esempio aiutare le famiglie che hanno difficoltà nel pagamento delle bollette. Questa convenzione la ritengo un vantaggio per tutti, soprattutto per la gestione dei pacchi alimentari perché riescono a fornire alimenti freschi come frutta e verdura, olio e tanti altri prodotti. E’ una realtà molto attenta».
«Quello che Cigliano sta vivendo oggi è invece una forte crisi abitativa. Ci sono richieste di aiuti abitativi ma l’Atc sul nostro territorio è latitante. Abbiamo diversi casi di persone che avevano esigenze di avere alloggi con affitti a costo eseguo. Il nostro Comune non ha appartamenti, solamente uno per l’emergenza abitativa ma è occupato. È una difficoltà che il sindaco ha sottolineato nel CdA del Cisas».
E poi ci sono famiglie in difficoltà che non pagano la mensa: «Abbiamo numerose famiglie che non pagano il buono mensa tant’è che abbiamo messo la clausola che occorre aver pagato il pregresso per poter iscrivere il bambino all’anno successivo. Diversamente non sarebbe corretto nei confronti di chi paga sempre».