Dialisi a rischio a Caluso
Un problema cagionato dai mancati lavori di ristrutturazione a Ivrea e dalla grave carenza di personale
I mancati lavori di ristrutturazione della Dialisi di Ivrea e la grave carenza di personale, stanno mettendo in seria difficoltà il servizio in ospedale e a rischio i CAL di Caluso e Castellamonte.
Dialisi a rischio a Caluso
I mancati lavori di ristrutturazione della Dialisi di Ivrea e la grave carenza di personale, stanno mettendo in seria difficoltà il servizio in ospedale e a rischio i CAL di Caluso e Castellamonte.
Sono queste alcune delle tematiche per le quali il sindacato Nursind, ha richiesto risolutivi interventi e un incontro ai vertici dell'ASL TO4.
Il sindacalista Giuseppe Summa spiega:
Partendo dalle note criticità strutturali della Dialisi di Ivrea, sono anni che cerchiamo di sensibilizzare le Direzioni a voler affrontare la questione ristrutturazione, spesso rinviata con la scusa del nuovo nosocomio.
Solo lo scorso anno, l'attuale Direzione Generale aveva comunicato l'intenzione di procedere con I lavori che prevedono l'adeguamento antincendio, il rifacimento degli impianti elettrici e di condizionamento, oltre ad altre opere edili.
Lavori spesso annunciati, ma ad oggi mai eseguiti, che per poter essere effettuati, prevedono il trasferimento temporaneo della Dialisi presso l'ex nosocomio di Castellamonte, dove nel frattempo sono state spese altre risorse economiche, per effettuare opere che dovevano essere propedeutiche per ospitare appunto Ivrea.
Manca personale
Summa prosegue:
Non possiamo attendere oltre. Per questo abbiamo scritto alla Direzione e chiesto un incontro.
A tutto ciò dobbiamo aggiungere ovviamente, la nota situazione di carenza di personale e nel caso specifico di Nefrologi, ma anche infermieri.
Il CAL di Caluso ha ridotto nettamente l'attività durante il covid ( da due turni 6 giorni su 6 a uno 6 su 6) e da giugno di quest'anno è passato ad avere il servizio attivo solo un turno 3 giorni su 6.
La necessità aziendale di ridurre l'attività, era partita per supportare un momento critico del personale infermieristico del CAL di Castellamonte e che attualmente non sembrerebbe essere totalmente rientrata.
Inoltre la netta riduzione del numero Nefrologi presenti, non ha permesso come si legge dalla comunicazione che l'ASL ha inviato, di ritornare all'assetto pre-estivo che resterà così fino al 31 dicembre 2023, senza certezze per il futuro.
Certezze che secondo Nursind ormai non riguardano più solo Caluso, ma che a breve potrebbero interessare seriamente Castellamonte oltre che altri servizi.
La nota carenza di alcune figure professionali, ma soprattutto quella infermieristica che dopo la pandemia ha raggiunto numeri preoccupanti, sono ormai un dato allarmante.
Dinanzi ad una politica sorda e miope, è giusto che i cittadini sappiano che di questo passo non avremo più la possibilità di garantire assistenza e servizi.
Infine, Summa rilancia anche sulla questione strutturale della Medicina di Ivrea, dove da poco è arrivata Francesca Bosco in qualità Direttore:
Avevamo sottolineato all'attuale Direzione Generale, come la situazione strutturale della Medicina assieme alla Dialisi e Ortopedia di Ivrea, fossero quelle più critiche.
Nel 2018 il Direttore Lorenzo Ardissone, scrisse e dichiarò pubblicamente che per la Medicina di Ivrea erano stati stanziati a Bilancio 2,5 milioni di euro, ma ciò nonostante, i lavori non sono stati mai effettuati e proprio qualche mese fa a seguito di una nostra richiesta ufficiale, i vertici Aziendali avevano risposto che agli atti non risultavano stanziati quei finanziamenti.
Anche su questo punto abbiamo ribadito la necessità di recuperare le risorse necessarie e realizzare velocemente i lavori necessari, anche in ottica di umanizzazione delle cure.