Distretto del Commercio, sei Comuni si uniscono per rivitalizzare i paesi
La presidente Ascom Coppa: «I giovani tornino a crederci»

Lunedì sera, un incontro significativo ha segnato la nascita del Distretto del Commercio, un'iniziativa che ha preso forma in tempi record, grazie all'impegno dei sindaci e degli amministratori del territorio.
Presentato il Distretto del Commercio
Un appuntamento che è riuscito a riunione molti commercianti e rappresentanti di associazioni nei sei Comuni, aspetto che a Presidente di Ascom Confcommercio Torino e provincia Maria Luisa Coppa ha voluto sottolineare. Rosanna Giachello, sindaco di Verolengo, ha aperto la serata spiegando: «Il Distretto Diffuso del Commercio, che abbiamo denominato Distretto Diffuso del Commercio del Canavese Orientale e della Dora Baltea, nasce dalla conformazione territoriale dei nostri comuni. Si tratta di una strategia innovativa per vitalizzare il tessuto commerciale e produttivo del territorio, promuovendo iniziative di sviluppo turistico e culturale con effetti positivi sull'intero tessuto sociale. Il rilancio delle attività commerciali e imprenditoriali locali è fondamentale per rendere il territorio più attrattivo, migliorandone l'immagine e favorendo il turismo. Il distretto sarà un'opportunità per coordinare efficacemente amministrazioni, associazioni, enti e attività produttive. Un'azione congiunta di questo tipo faciliterà l'accesso a risorse e finanziamenti regionali ed europei, sostenendo la crescita comune. Ringrazio i sindaci di Torrazza Piemonte, Massimo Rozzino, di Rondissone, Antonio Magnone, e di Mazzè, Marco Formia, con cui già collaboriamo. Un caloroso benvenuto ai comuni di Vische, con il sindaco Federico Merlo, e di Candia Canavese Carlo Mottino. Ringrazio Ascom Commercio, in particolare la Presidente Coppa, la vicedirettrice Federica Fiore, Barbara Ferro, Olivero Cresta e Carlo Nicosia, per il loro supporto fondamentale».
Le parole dei sindaci
Rozzino ha aggiunto: «Sono orgoglioso di essere qui con voi, amici e amministratori. Questo è un impegno importante per lo sviluppo del commercio nel nostro territorio, sofferente a causa della crisi. Vogliamo dare un nuovo impulso alle nostre aziende e attività, anche grazie ai fondi che potremo ottenere. Ringrazio tutti e sottolineo che i commercianti sono partner di primissimo livello».
Magnone ha dichiarato: «In pochi mesi abbiamo creato questo distretto per aiutare i nostri commercianti, essenziali per il territorio. Chiediamo la vostra partecipazione e speriamo che l'amministrazione possa svolgere un lavoro efficace».
Merlo ha espresso: «Come comune di Vische, aderiamo volentieri a questa iniziativa per supportare il commercio locale, fatto di piccoli commercianti e grandi produttori. Vogliamo valorizzare e aiutare il commercio locale, trovando sinergie e cambiando la mentalità, guardando oltre i nostri confini. Con l'aiuto di Ascom, possiamo ottenere risultati positivi».
Collegato dalla sala del suo Consiglio, invece, Formia ha sottolineato: «Abbiamo colto questa occasione nella speranza di aiutare il commercio di prossima in difficoltà a causa del commercio elettrico e della grande distribuzione. Il commercio locale ha una funzione sociale importante».
Coppa: «I giovani tornino a crederci»
Poi la parola è passata a chi ha voluto fortemente i Distretti del Commercio, che nella prima campagna elettorale per la Regione del candidato a presidente Alberto Cirio aveva chiesto a lui l’impegno di promuoverli, cioè alla presidente Coppa: «Ringrazio i sindaci, i partner e soprattutto i commercianti, a cui sono indirizzati i nostri sforzi. Questo è un lavoro importante, iniziato con la collaborazione con Giachello, ex assessore al commercio di Chivasso. I distretti del commercio sono attivi da decenni in Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna. La desertificazione commerciale è un problema evidente, con 120.000 imprese chiuse negli ultimi 10 anni in Italia. Le nostre imprese affrontano una concorrenza impari con i colossi del web. Abbiamo chiesto alla Regione Piemonte di introdurre i distretti commerciali, ottenendo 20 milioni di euro per il commercio. La desertificazione commerciale è un problema di tutta la comunità. I negozi creano comunità e socialità. Dobbiamo riaprire le attività chiuse e non permettere il cambio di destinazione d'uso dei locali commerciali. Dobbiamo far tornare i giovani a credere nel commercio. Il turismo può essere una risorsa importante per il Canavese, valorizzando le nostre peculiarità. Il distretto serve anche a questo. Dobbiamo trovare la forza e la voglia di lavorare insieme per un'economia più forte».
Si entra nel tecnico
Federica Fiore di Ascom è poi entrata nel merito: «Le amministrazioni hanno accolto rapidamente la nostra richiesta di creare il distretto. I distretti del commercio sono luoghi di analisi e riflessione sulle caratteristiche uniche del territorio, per contrastare la scomparsa di alcune attività. Il nostro distretto, denominato Canavese Orientale e Dora Baltea, vuole valorizzare questi elementi. Il partenariato pubblico-privato è fondamentale, con la partecipazione di Pro Loco, Camera di Commercio e Città Metropolitana. L'analisi ha evidenziato la valenza culturale, territoriale e commerciale del nostro territorio. Vogliamo valorizzare l'offerta turistica e contrastare la desertificazione commerciale, aiutando le attività esistenti a resistere. Lavoreremo sulla competitività, l'innovazione e la comunicazione, senza costi per i commercianti. Il distretto è un percorso continuo, non un progetto a termine. Vogliamo raccogliere i vostri punti di vista per realizzare progetti concreti, come bandi per le imprese, eventi, servizi per la clientela, formazione e promozione del territorio. Nei prossimi mesi, realizzeremo elementi di cartellonistica, arredo e materiale promozionale. Ci saranno incontri su innovazione e comunicazione digitale. Definiremo le strategie del distretto, con un protocollo di intesa, una cabina di regia, un tavolo di partenariato e la figura del manager del distretto, Barbara Ferro. Vogliamo spendere ogni euro per rispondere ai vostri bisogni. Le amministrazioni hanno scommesso su di noi e vi invitiamo a partecipare attivamente».
Cresta, invece, ha posto l’attenzione al questionario che i partner sono invitati a compilare, anche online, per conoscere le esigenze e le eventuali situazioni sul quale il distretto può intervenire perché nei prossimi mesi Ascom andrà a redigere un programma strategico di intervento da presentare nei prossimi mesi. «E questo sarà realizzato proprio attraverso l’analisi dei vostri questionari - ha spiegato l’esperto - Tra le prime azioni ci sarà lancio di materiale di comunicazione turistica per il quale la Regione ha riconosciuto la somma di 52mila euro per questo Duc. Importante sarà il lavoro di mappatura che verrà realizzato dove saranno illustrate le realtà presenti in ogni territorio. Perchè è importante che il commercio viaggi di pari passo con il turismo».
L’ultimo intervento è stato quello di Barbara Ferro, manager del Duc che si è messa a completa disposizione di tutti gli imprenditori.
Durante l’interessante incontro, infatti, tutti gli autori hanno sottolineato come il turismo e il commercio siano strettamente collegati, come occorra rivalutare il territorio credendoci perché il Canavese, e questi Comuni sono la parte finale di quest’area geografica, non ha nulla da invidiare a realtà come le Langhe, sia dal punto di vista cultura che enogastronomico.