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Don Gino ricoverato: «Non tornerò come parroco in paese»

Si aspetta la nomina

Don Gino ricoverato: «Non tornerò come parroco in paese»
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A inizio agosto, una dolorosa e inaspettata notizia ha scosso la comunità di Rondissone. Il loro amato parroco, don Luigi Casardi, conosciuto come don Gino, ha dovuto lasciare la sua parrocchia all'età di 86 anni a causa di problemi di salute.

Don Gino ricoverato

In questo momento, si trova ricoverato nella struttura San Francesco di Rivarolo. L'intera comunità si stringe in preghiera per il suo pastore. Don Gino ha servito Rondissone per ben 26 anni, diventando una guida spirituale per tutti. Un sacerdote schietto e sincero, che non ha mai avuto paura di affrontare le sfide, anche le più grandi. Una delle sue battaglie più importanti è stata la ricerca di fondi per il restauro della chiesa parrocchiale, arrivando a chiedere aiuto persino al presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio durante una visita ufficiale.

Ora che don Gino non può più celebrare le funzioni, la parrocchia si trova in un momento di grande incertezza. Don Silvio Faga ha organizzato una sola funzione settimanale, il sabato alle 18, celebrata da don Valerio D'Amico, parroco di Verolengo e Borgo Revel che, proprio durante la festività di San Rocco, ha annunciato che rimarrà con loro sino a metà settembre.

«Non tornerò come parroco in paese»

Rondissone spera di vedere il suo sacerdote presto di nuovo in piedi, di poterlo riabbracciare e ascoltare le sue omelie. Ma con molta probabilità non sarà così perché nei giorni scorsi proprio don Gino ha detto: «Non tornerò più a Rondissone, aspetto che il Vescovo mi assegni una chiesetta più piccola. A Rondissone tornerò a salutare tutti i miei parrocchiani».

Una decisione che era nell’aria in paese data anche l’età di don Gino, ma c’è chi pensava che da Ivrea venisse inviato un aiuto a don Gino e che lui potesse continuare qui il suo ministero.