l'intervista

Don Valerio D'Amico arriverà a Verolengo domenica 27 giugno

Da molti già conosciuto perché vice parroco al Duomo di Chivasso.

Don Valerio D'Amico arriverà a Verolengo domenica 27 giugno
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Don Valerio D’Amico sarà il nuovo parroco di Verolengo e Borgo Revel. Il Vescovo di Ivrea, Monsignor Edoardo Aldo Cerrato lo ha annunciato nel corso della funzione da lui celebrata al Colle don Bosco mercoledì 2 giugno. Un parroco giovane che andrà a prendere il posto di don Giuseppe Boero, scomparso all’età di 79 anni lunedì 17 maggio all’ospedale di Ivrea. Don Valerio, da molti già conosciuto perché vice parroco al Duomo di Chivasso, farà il suo ingresso domenica 27 giugno alle 20.30.

Chi è don Valerio

«Sono nato nel 1987, cresciuto a Cuceglio, dove ho ricevuto i Sacramenti. - spiega il sacerdote - Dopo aver lavorato nel mondo agricolo-vitivinicolo sono entrato nel seminario diocesano di Ivrea nel settembre 2008. Ordinato Diacono il 15 dicembre 2013 e assegnato alla Parrocchia di Castellamonte e alle parrocchie della Valle Sacra, qui, dopo l’ordinazione presbiterale, avvenuta a settembre 2014, ho svolto l’incarico di vice parroco fino a giugno 2017 quando sono stato nominato vice parroco del Duomo di Chivasso. Da due anni sono Direttore dell’Ufficio Catechistico Diocesano».

L'intervista

Mercoledì 2 giugno Monsignor Cerrato ha comunicato che sarà il nuovo parroco di Verolengo e Borgo Revel, successore di don Boero recentemente mancato. Un commento su questa nomina? Quali sono le emozioni che ha provato quando è venuto a conoscenza di questa sua nomina?

«Intanto spero di essere all’altezza di tale incarico. Erano giorni che a Chivasso diverse persone mi dicevano questa cosa ma non ci ho mai pensato fino a quando il Vescovo mi ha contattato. Per me è un grandissimo onore servire due comunità belle come quella di Verolengo e Borgo Revel».

Verolengo e Borgo Revel da decenni erano sotto la guida spirituale di don Boero che ha lasciato un grande segno. Quale sarà il suo primo intervento? Quali sono le attività che intende intraprendere?

«Alcuni mi hanno già chiesto: che cosa vorrei? Che cosa sogno? Che cosa desidero?  Anzitutto mettermi a disposizione fin dal primo momento, conoscere persone, volti, situazioni e poi condividere il cammino con loro».

Oratorio e giovani, quali saranno i progetti ora che le normative Covid sono un po' più "leggere"?

«Non conosco nulla della realtà di Verolengo ma certamente i giovani saranno una  delle priorità insieme agli anziani, agli ammalati e alle famiglie».

Da alcuni anni, l'orario delle funzioni era stato modificato anche in ragione della partecipazione alle funzioni: crede che potranno restare quelli in vigore o vuole attuare delle modifiche?

«Inizialmente nessuna modifica importante».

Da sempre nelle due parrocchie le ricorrenze principali hanno i priori: sarà una tradizionale che porterà avanti? Se sì, intende proseguire con la collaborazione anche per la gestione delle chiese?

«Vengo a Verolengo e Borgo Revel in umiltà, desideroso di apprendere e di conoscere le tradizioni, di continuare l’opera iniziata dal caro don Giuseppe e di mettermi a disposizione sin dal primo momento di ognuno dei miei nuovi parrocchiani, grato al Signore per avermi voluto come loro Pastore».

Qual è il messaggio che vorrebbe trasmettere a queste due comunità ancora in lutto per la scomparsa del loro sacerdote?

«Nei prossimi giorni scriverò loro un messaggio che spero possa essere recapitato in ogni famiglia».

Insomma, un parroco che raccoglierà l’eredità di don Boero, sacerdote che certamente nessuno potrà mai dimenticare a Verolengo e Borgo Revel, un parroco che ha scritto pagine importanti della storia di questa comunità.

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