Sono ufficialmente partiti i lavori all’Ala, nel cuore di Cigliano, un intervento atteso da anni dalla comunità e che finalmente è entrato nella fase operativa. Il sindaco Giorgio Testore ha espresso grande soddisfazione per l’avvio del cantiere, sottolineando l’importanza dell’opera per la valorizzazione del centro storico del paese.
Dopo anni di attesa, cominciano i lavori all’Ala
«Si tratta di un intervento che verrà realizzato in un unico lotto ma suddiviso in fasi – spiega il primo cittadino –. La prima riguarda l’Ala, che sarà completamente rintonacata. Verrà inoltre sistemata la pavimentazione, con la rimozione e la ricollocazione delle lastre ancora in buone condizioni, mentre quelle danneggiate saranno sostituite. A differenza del progetto iniziale, approvato dalla Giunta Marchetti, non sarà rifatta tutta la pavimentazione. Inoltre, sarà installato un sistema anti piccione».
L’intervento alla torre
L’attenzione si sposterà poi sulla torre campanaria, dove l’intervento risulta più complesso e delicato. «La torre necessita di un ponteggio che, secondo le previsioni, dovrebbe essere realizzato entro la fine di febbraio – continua Testore –. Mi auguro che entro quella data si possa procedere, così da iniziare i lavori. Si partirà con la sanificazione interna, perché, da quanto risulta, il guano dei piccioni non viene rimosso da almeno 25 anni. Le ditte che abbiamo consultato parlano di una situazione davvero drammatica. Dopo la pulizia, si interverrà sulla scala di accesso che conduce alle campane, per poi passare al restauro esterno con la parte illuminotecnica e la tinteggiatura. Anche qui sarà installato un sistema anti piccione e una rete per impedire l’ingresso degli uccelli».
La richiesta di fondi
Un intervento, quello complessivo, che rappresenta un impegno economico significativo per le casse comunali. «L’intero progetto ha un costo di circa 460 mila euro, coperti da fondi comunali – precisa il sindaco –. Abbiamo presentato richiesta di contributo alla Fondazione CRT, che ci ha concesso un finanziamento di 35 mila euro. Inoltre, abbiamo inoltrato domanda, tramite la Soprintendenza dei Beni Culturali, per ottenere un contributo dal Ministero dei Beni Culturali per il recupero degli immobili vincolati. Siamo in attesa di conoscerne l’esito: se la richiesta dovesse andare a buon fine, il contributo coprirebbe il 40 per cento dell’intervento».
Occhi a Carpeneto
Il sindaco aggiunge che l’eventuale contributo ministeriale consentirebbe di liberare risorse da destinare ad altri progetti strategici per il paese. «Questo sblocco ci permetterebbe di utilizzare parte dei fondi per il progetto di fattibilità tecnico-economica relativo a Palazzo Carpeneto, così da definire il futuro utilizzo dell’edificio. Avere un progetto pronto nel cassetto ci consentirebbe, non appena verranno pubblicati nuovi bandi, di partecipare tempestivamente. Sarà un progetto articolato in lotti, in modo che, a seconda della disponibilità di fondi e finanziamenti esterni, si possa procedere gradualmente al ripristino».
Con l’avvio dei lavori all’Ala e le prospettive per la torre campanaria e Palazzo Carpeneto, Cigliano si prepara dunque a una stagione di rinnovamento urbano e di valorizzazione del proprio patrimonio storico, un passo importante verso la tutela e la riqualificazione del cuore del paese.