IL CASO

«E’ una vergogna: dal 2026 sposarsi in Comune costerà»

La forte critica del capogruppo Ponchia

«E’ una vergogna: dal 2026 sposarsi in Comune costerà»

«E’ una vergogna: dal nuovo anno il Comune chiederà 50 euro per sposarsi nel Municipio. Noi non chiedevamo nulla, e regalavamo fiori agli sposi» sono queste le parole di Giovanni Ponchia, capogruppo di minoranza «Salviamo Montanaro», all’indomani dell’approvazione da parte della Giunta delle tariffe per la celebrazione dei matrimoni e delle unioni civili nel 2026.

«E’ una vergogna: dal 2026 sposarsi in Comune costerà»

L’aumento riguarda i residenti che fino all’anno scorso non pagavano nulla a sposarsi dal lunedì al sabato durante l’orario di servizio nel Municipio di via Matteotti. «L’anno scorso- precisa Ponchia- le tariffe erano state tutte aumentate di 50 euro rispetto agli importi stabiliti dal mio mandato, ad eccezione di quella, gratuita, riservata ai residenti che si sposavano nel Municipio dal lunedì al sabato durante l’orario di servizio. Quest’anno anche questa tariffa è stata fissata a 50 euro: anche le coppie di Montanaro dovranno sostenere una spesa che prima non c’era. Era un gesto simbolico nei confronti dei cittadini che sceglievano di sposarsi in Comune».

La motivazione del sindaco

Non esita a rispondere il sindaco Antonino Careri. «Abbiamo dovuto- spiega Careri- fare quest’adeguamento per coprire i costi delle pulizie dentro e fuori il Comune. Negli ultimi anni, i costi delle pulizie sono aumentati e il Comune deve fare fronte a spese sempre più alte per garantire ambienti decorosi. Per quanto riguarda i fiori, anche noi continuiamo a regalarli. Si tratta di una tradizione antica a Montanaro, che risale a circa mezzo secolo fa, non è stata certo introdotta dall’ex sindaco Giovanni Ponchia. E’ un gesto simbolico che si fa per rendere memorabile il giorno del matrimonio».

C’è poi un particolare importante. «Come da tradizione- spiega Careri- non è il Comune a sostenere le spese per i fiori regalati alle spose ma lo facciamo personalmente, di tasca nostra. Un gesto che rappresenta un modo concreto per celebrare la gioia di una giornata speciale».