RONDISSONE

Energia, presto un impianto di accumulo vicino a Terna

La rivoluzione green passa anche da qui. Il progetto definitivo è al vaglio del Ministero dell’Ambiente

Energia, presto un impianto di accumulo vicino a Terna
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Energia, presto un impianto di accumulo vicino a Terna a Rondissone. L'annuncio del sindaco Antonio Magnone.

Energia, presto un impianto di accumulo vicino a Terna

I sistemi di accumulo dell'energia a batteria (BESS) sono utilizzati per immagazzinare energia per un uso successivo durante i periodi critici. Un sistema importante che sempre più sta prendendo piede soprattutto per ovviare la forte crisi energetica nella quale anche l’Italia è sprofondata con la guerra russo ucraina. E uno di questi sistemi presto sarà realizzato a Rondissone. Si, proprio così. A fianco dello stabilimento Terna, che sorge sul terreno di Chivasso, sarà realizzato un nuovo impianto Bess dalla potenza di 250 megawatt, un impianto non indifferente che è al vaglio del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica. Si tratta infatti di un progetto a livello nazionale, che dunque sarà autorizzato direttamente dal Ministero. Regione, Provincia e nemmeno il Comune hanno parola in capitolo.

L'annuncio del sindaco

«Si tratta di un sistema a batteria di accumulo - spiega il sindaco Antonio Magnone - che verrà utilizzato da Terna, infatti il collegamento sarà diretto e saranno “appiccicate”. Questo impianto servirà per accumulare l’energia in surplus prodotta dai sistemi fotovoltaici presenti sul territorio. Energia che verrà raccolta molto in estate, periodo di massima potenza così da non sprecarla ma utilizzarla nei periodi invece in cui ce ne è necessità. Uno studio, infatti, dimostra che il picco maggiore di utilizzo di energia è la mattina e la sera, mentre di maggior produzione è nel corso della giornata».

«Siamo stati informati di questo progetto solamente pochi giorni fa, in quindici giorni abbiamo dovuto presente le osservazioni per la conferenza dei servizi che si svolge in forma asincrona - spiega Magnone - Il Comune, naturalmente, non ha alcun potere decisionale visto che si tratta di un progetto di rilevanza nazionale. Spetterà al Ministero dare il via libero. Nelle osservazioni presentate abbiamo sollevato alcune richieste legate alla viabilità e alla presenza, ad esempio, di una roggia. Inoltre abbiamo chiesto più specifiche sul piano di dismissione. Inoltre, saranno interpellati, qualora non lo siano ancora stati, i vari consorzi ed enti interessati.
Posso confermare che si tratta di un progetto definitivo, dunque presto prenderà il via. Tant’è che i contratti per l’utilizzo dei terreni agricoli, tutti ricadenti sul Comune di Rondissone, sono già stati fatti».

Non essendo una questione su cui il Comune potrà dare una propria valutazione, non sarà oggetto di un Consiglio comunale come specifica anche il sindaco: «Sarà mia cura informare tutti i consiglieri di questo impianto che sorgerà. Posso dire sin da subito, che a parte le puntualizzazioni da noi fatte, comprendo la necessità di realizzazione di queste strutture per staccarsi sempre più dalla dipendenza che l’Italia ha dal gas, nel diventare più autonoma soprattutto attraverso le fondi rinnovabili come possono essere appunto gli impianti fotovoltaici».

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