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Ex Cinecittà, firmato l’atto notarile di attribuzione: è del Comune

Sarà realizzato un moderno e più ampio palcoscenico interno per le rappresentazioni invernali ed un secondo palco esterno

Ex Cinecittà, firmato l’atto notarile di attribuzione: è del Comune
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Davanti al notaio Roberto de Leo, giovedì 18 aprile 2024, il Demanio dello Stato ha attributo e trasferito ufficialmente l’ex Teatro Cinecittà al Comune di Chivasso.

Ex Cinecittà, firmato l’atto notarile di attribuzione

L’atto notarile è stato sottoscritto, alla presenza del sindaco Claudio Castello, dal dirigente del Settore Governo del Territorio al Comune di Chivasso Fabio Mascara e dal Direttore dell'Agenzia del Demanio per il Piemonte e la Valle d'Aosta Sebastiano Caizza, sancendo la piena e assoluta proprietà della porzione del bene culturale in piazza del Popolo a Chivasso.

Nel sito era in attività un mulino fino al XVIII

Secondo recenti scavi, nel sito del teatro era in attività un mulino fino al XVIII secolo, poi sorse la Casa del Popolo e nel 1937 il regime fascista vi edificò al suo posto la Casa Littoria, progettata dall’ingegner Gaetano Pazzi, che conserva l’attuale architettura del Ventennio. L’edificio ospitò gli uffici delle Federazioni Sindacali di Industria e Agricoltura, gli uffici politici, l’Ente Opere Assistenziali, il Dopolavoro, la sede del Partito Nazionale Fascista ed infine un presidio delle truppe tedesche. Per l’appalto del nuovo Teatro con fondi Pnrr, l’importo a base di gara ammontava a 2,6 milioni di euro e con un ribasso del 11,587%, corrispondente a 298.329,75 euro (oneri ed IVA esclusi), l’offerta tecnico economica più vantaggiosa è risultata l’unica tecnicamente ammessa, presentata dall’operatore economico della costituita Associazione Temporanea d’Imprese che ha come mandataria la Fiammengo Federico srl e come mandante la Lictis srl, società entrambe torinesi.

L'intervento

Il Raggruppamento Temporaneo di Professionisti, che ha come mandatario l’architetto Luca Villani di Ansaldi Studio Ingegneri Associati, ha lavorato al progetto esecutivo curando la multifunzionalità dell’opera, intesa come razionalizzazione delle funzioni legate alla programmazione dell’uso degli spazi, con maggiore funzionalità e organizzazione, ed il miglioramento dell’accessibilità all’area. Con l’obiettivo di tutelare e preservare il bene vincolato, la relazione architettonica e di restauro traccia la reintegrazione dell’immagine dei fronti esterni del fabbricato, con il ripristino delle condizioni originarie dell’immobile e la sostituzione di tutti gli infissi, che costituiscono un elemento rilevante e caratterizzante dell’edificio. Sulle facciate esterne l’intervento ha l’obiettivo invece di recuperare il degrado subito da parte degli intonaci. Parallelamente all’intervento di restauro, il progetto prevede un adeguamento dell’edificio alla normativa vigente (strutturale, energetica, antincendio, barriere architettoniche) con l’obiettivo di riconsegnare ai cittadini un nuovo e rinnovato teatro, nel rispetto della storia e del ruolo che l’immobile ha avuto nel corso degli anni per la città. La rifunzionalizzazione prevede la realizzazione di un moderno e più ampio palcoscenico interno per le rappresentazioni invernali ed un secondo palco rivolto verso lo spazio esterno, che consentirà di promuovere spettacoli estivi all’aperto.

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