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Ex Collegio di San Bernardino: Chivasso avrà una nuova piazza

L’iter burocratico sta procedendo: saranno realizzati alloggi residenziali e servizi per il settore terziario

Ex Collegio di San Bernardino: Chivasso avrà una nuova piazza
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Sull’ex convento di San Bernardino si sono spesi fiumi di inchiostro. Dall’hotel a 5 stelle chi più ne ha più ne metta che, nel sogno di Mario Bonardo avrebbe dovuto addirittura attirare in città gli sceicchi e ricconi di mezzo mondo, a un rudere abbandonato a se stesso. E proprio nel cuore pulsante della città.
Una cattedrale nel deserto che è una pugnalata al cuore.

Ex Collegio di San Bernardino

Due anni fa scrivevamo su queste colonne: «L’ex convento di via del Collegio ha un nuovo proprietario: si tratterebbe di un imprenditore italo svizzero, con base a Torino, che si è aggiudicato lo storico immobile per una cifra vicina alla base d’asta di 553 mila 125 euro.
Si apre quindi un nuovo capitolo della vicenda nata, poco prima dei Giochi olimpici invernali di Torino 2006, con il sogno di Mario Bonardo di realizzare un hotel a cinque stelle con tanto di spa. Sogno, però, miseramente naufragato, così come si sono dissolti al vento i progetti di Pierluigi Caramellino, che nel 2011 aveva acquistato lo stabile, sempre all’asta, con la sua Immobiliare Sant’Andrea».
E scrivevamo anche: «A questo punto non resta che conoscere le intenzioni dell’imprenditore, che salvo cambi di destinazione d’uso dovrà realizzare una struttura ricettiva. In ogni caso, è facile ipotizzare che Palazzo Santa Chiara non gli renderà la vita difficile, dato che quello che poteva essere un “fiore all’occhiello” della città è diventato un “pugno nello stomaco” di cui si è dibattuto anche nella recente campagna elettorale»
E ora dopo 24 mesi a che punto siamo?

Chivasso avrà la sua piazza

Lo abbiamo chiesto al vicesindaco Pasquale Centin che spiega: «Sono state presentate le pratiche per le sanatorie relative alle difformità edilizie ed il 19 luglio è in programma il sopralluogo dei tecnici dell’Agenzia delle Entrate per quantificare la sanzione. A seguire, speriamo, ragionevolmente, nell’avvio degli interventi da parte del privato per il recupero dell’ex Convento di San Bernardino.
E’ stata prospetta la realizzazione, in modalità mista, di spazi per il settore terziario al piano terreno e di alloggi residenziali di pregio al primo piano, con la trasformazione di una bella piazza pubblica dell'antico chiostro (poi diventato cortile dell'Istituto San Giuseppe) su via del Collegio ed il recupero della chiesetta per lo svolgimento di attività professionale».
Sarà davvero la volta buona che quel cantiere infinito potrà avere fine. Come dice Centin resta comunque il nodo degli abusi edilizi, sanabili o non sanabili, gli stessi contro cui si era arenato Caramellino fino ad avere un lunghissimo scontro con le passate Amministrazioni.
C’è chi, comunque, non nasconde l’amarezza per il fatto che ad acquistare l’ex Convento non sia stato il Comune, che in quegli spazi avrebbe potuto realizzare una lunga serie di servizi per la cittadinanza.
Tra le ipotesi su cui si era discusso, anche quella della «Casa della salute» poi spostata in fretta e furia (per non perdere i fondi) in via Marconi, lontana dal centro e lontana (ribadiscono i medici) anche da tutte le farmacie a cui con buona probabilità si dovranno rivolgere i pazienti.
Oppure c’è chi li avrebbe voluto vedere di nuovo gli studenti così come quando era una scuola per dattilografe prima e infermieri poi.
Ricordiamo che si tratta comunque di una struttura di pregio, originaria del Seicento e ricca di affreschi, soffitti a cassettoni e particolari che la rendono un vero e proprio gioiello incastonato nel cuore della città.

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