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«Farinelli ha usato i soldi per cose non previste»

Pozzi interviene sulla questione delle compensazioni nucleari

«Farinelli ha usato i soldi per cose non previste»
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Saluggia si trova al centro di un acceso dibattito riguardante la gestione delle compensazioni nucleari e, in particolare, una presunta «svolta» attribuita al Ministero dell'Ambiente dal sindaco Libero Farinelli nel suo foglio informativo. L'ex sindaco Franco Pozzi, tuttavia, contesta fermamente questa interpretazione, fornendo una versione dei fatti diametralmente opposta.

«Farinelli ha usato i soldi per cose non previste»

Secondo Farinelli, il Ministero dell'Ambiente avrebbe operato un cambiamento nella gestione di tali fondi. Una tesi che Pozzi smentisce con decisione. «La delibera sin dal principio era chiara, quei fondi dovevano essere utilizzati in campo ambientale e sviluppo sostenibile, non è vero che si potevano usare a favore del benessere dei cittadini. La svolta non è del Ministero ma stata sua e della sua maggioranza quando hanno deciso di utilizzare quei fondi in maniera diversa da quanto previsto dalla delibera dell’allora Cipe. Oggi sono preoccupati perché potrebbero dover cambiare la gestione di quei fondi. Lui può dire quello che vuole, che non è così e che la svolta l’ha fatta il Ministero, ma assolutamente non è vero», ha dichiarato l'ex primo cittadino.
Pozzi riconosce che «che il Ministero abbia sorvolato è vero», ma tiene a precisare che «quando hanno approvato la delibera sulla Tari, quella non era assolutamente proponibile. Così come anche le altre agevolazioni come la mensa scolastica, lo scuolabus, ecc...». E il nodo cruciale, secondo Pozzi, è proprio questo: «La svolta non l'ha fatta il Ministero, ma i Comuni che hanno usato i soldi in maniera diversa da quanto indicato dal Ministero. Loro lo sapevano che erano al limite se non fuori da quanto previsto. Ora gli bloccano le somme perché usate in maniera scorretta».

«Qualcuno rischia»

L'ex sindaco ha poi paventato possibili conseguenze per l'attuale Amministrazione. «Ora rischiano direttamente perché se qualcuno fa un intervento alla Corte dei Conti rischiano di “cacciare” i soldi perché è un uso non corretto dei denari. Non succede, ma c'è il rischio», ha affermato Pozzi, riferendosi a «spese per cose non contenute nell'articolo della delibera del Cipess». La polemica sui fondi del nucleare e la loro destinazione è dunque tutt'altro che risolta. Ed è un tema di grande rilevanza per il futuro del Comune di Saluggia perché, come tutti sanno, sono molte le agevolazioni fiscali e non che i cittadini saluggesi hanno ottenuto in questi anni grazie proprio a quei denari.