«Ferrero chiedi di poter pulire il letto del Po»

Il dramma dell'alluvione

«Siamo alle solite, piove un po' e i fiumi esondano. E da tempo che si discute del fatto che occorra pulire l'alveo del Po dalla ghiaia». Comincia così la riflessione del consigliere di minoranza Carmine Speranza nei giorni in cui si è temuto il peggio per il territorio e si è vista l’Emilia Romagna messa in ginocchio dall’alluvione. «Purtroppo non c'è niente da fare, i ghiaioni aumentano all'interno del fiume, ogni volta che l'acqua cresce porta giù del materiale che continua ad accumularsi. - continua Speranza - Questo ostruisce il libero decorso dell'acqua che inevitabilmente finisce con il tracimare. Dalle montagne i detriti scendono velocemente trasportati dalla violenza della corrente. Poi giungono in pianura e si depositano perché l'acqua scorre più lentamente. In passato il fiume veniva costantemente pulito dalla ghiaia che veniva anche utilizzata nelle varie attività. Oggi non è più così, sono state create normative teoricamente ambientalistiche, che di fatto impediscono questo tipo di attività. La ghiaia si è andata a prenderla nelle campagne creando delle cave profonde che hanno messo in collegamento le falde superficiali con quelle profonde. Tutto questo a me sembra pura follia, oppure corrisponde più semplicemente ha dei forti interessi economici delle imprese di escavazione che traggono grandi profitti. Dopo quello che è successo in Emilia Romagna si spera che qualche politico coraggioso ci metta mano e cambi qualcosa. Certamente sarà difficile in quanto convergono interessi economici con interessi falsamente ambientalistici. Chiedo pertanto al sindaco Vittorio Ferrero di farsi promotore di una richiesta alle autorità competenti perché si inizi a rimuovere il materiale presente in eccesso nei fiumi, che venduto alle imprese sarebbe guadagnare soldi alla pubblica amministrazione, soldi che in questo momento vengono guadagnati da chi estrae ghiaia fuori alveo».
Il sindaco accoglierà questo suggerimento?