Ferrero difende le sue scelte... ma Sellaro non molla
Il capogruppo di opposizione, che non accetta le lezioncine del sindaco, vuole sapere come le associazioni abbiano speso i fondi ottenuti dall’Ente pubblico
Contributi alle associazioni. Da una parte Vittorio Ferrero (nella foto) che con la sua Amministrazione le sostiene affinché queste possano continuare a garantire le attività e i servizi. Dall’altra Salvatore Sellaro che va contro a queste somme che lui avrebbe preferito venissero spese per la sistemazione delle frazioni e delle strade.
Un tema che da giugno ormai tiene banco e sul quale ha deciso di intervenire anche il sindaco Ferrero, tirato per la giacchetta molte volte dal capogruppo di minoranza.
Ferrero difende le sue scelte...
«Ancora una volta - sostiene Ferrero - Sellaro piega la realtà oggettiva dei fatti creando una sua narrazione che non corrisponde alla realtà. Da sempre il Comune di Crescentino, come peraltro qualsiasi altro Comune d’Italia, sostiene le associazioni del territorio attraverso l’erogazione di contributi che servono per realizzazione di progetti specifici, attività o per sostenere il funzionamento della stessa associazione. Questo è sempre avvenuto indipendentemente dal “colore” dell’Amministrazione comunale in carica perché immagino che tutti gli Amministratori che nel tempo si sono alternati – anche Speranza e Sellaro lo sono stati – hanno sempre ritenuto essenziale sostenere le associazioni cittadine perché rappresentano il motore pulsante della per la vita sociale, culturale e sportiva della città. Dobbiamo, anzi, ringraziare l’impegno che decine e decine di volontari profondo ogni giorno nello sport, nel sociale e nella cultura e abbiamo il dovere civico di sostenere la loro azione.
Sono veramente amareggiato per il modo con cui Sellaro, Speranza e Monchietto continuino ad affermare che la scelta di sostenere i progetti delle associazioni cittadine sia una decisione a danno della comunità. Noi difendiamo questa scelta con convinzione e riteniamo sia giusto e opportuno che il Comune sostenga progetti e iniziative svolte dalle associazioni a favore della comunità.
Inoltre, viene spontaneo chiedersi: ma Speranza che per quindici anni è stato assessore e vicesindaco e ha sempre deciso di sostenere il tessuto associativo cittadino come faccia oggi a condividere la posizione del suo capogruppo che è totalmente contraria a quanto fatto da lui in passato?
Infine, il Regolamento Comunale che disciplina le modalità di erogazione dei contributi che tanto è bistrattato risale a vent’anni fa e fu introdotto durante il primo mandato Greppi. Perché sia Speranza e Sellaro quando erano nelle condizioni di farlo non lo hanno mai modificato secondo quanto oggi dicono che si dovrebbe fare? Tutto è migliorabile, ma non può essere disconosciuto totalmente senza considerare il suo valore consolidato. Trovo ci sia una totale incoerenza nelle critiche mosse da Sellaro e Speranza, che oggi criticano tutto ciò che in passato hanno approvato.
Tutte le associazioni beneficiarie rendicontano ogni spesa sostenuta e ad oggi ci sono circa una decina di relazioni di rendicontazione che devono ancora essere consegnate. Alcune delle quali si riferiscono ad attività ancora non concluse mentre le altre le abbiamo già sollecitate. Infine, ci tengo a chiarire che i dati degli assegnatari dei contributi sono pubblicati sul sito del Comune, quindi la presenza del Consigliere non è necessaria per renderli pubblici.
Diversa è la questione per la quale il Consigliere comunale ha l’obbligo di mantenere la riservatezza in ordine alle informazioni di cui viene a conoscenza, questo lo dice la legge e non il sottoscritto».
Intanto Sellaro...
Ma perché i contributi che il Comune ha assegnato alle associazioni di Crescentino stanno così a cuore del capogruppo Salvatore Sellaro? Spiega: «E’ semplice: serve trasparenza per capire come la Giunta spenda i soldi pubblici quando ci sono famiglie in difficoltà, persone che non arrivano alla fine del mese».
Ed è proprio per questo che Sellaro si è buttato a capofitto in quest’azione che, salvo imprevisti, lo vedrà già domani (giovedì 21 novembre) rivolgersi alle autorità competenti.
«Ad inizio della scorsa settimana – afferma Sellaro – il sindaco mi ha voluto fare una lezioncina di giurisprudenza, ma a me i suoi modi non fanno paura. Io ho presentato una diffida ad adempiere in base alla mia richiesta di documentazione inerente alle provvidenze erogate alle associazioni e lui mi ha risposto che aveva già trasmesso tutta la documentazione in possesso, eccetto le rendicontazioni di alcune Associazioni beneficiarie di contributi concessi negli anni 2023 e 2024 perché le stesse non avevano ancora presentato le relative relazioni spiegandomi però che queste vengono depositate "a consuntivo", ossia al termine dell'attività finanziata. Inoltre ha specificato che alle associazioni beneficiarie che non avevano ancora presentato la relazione di rendicontazione per l'anno 2023, l'Amministrazione provvederà a fornire il riscontro completo entro i termini previsti, cioè domani. Perché secondo Ferrero il procedimento deve concludersi entro trenta giorni dal ricevimento della richiesta. Peccato che io sia un consigliere e dunque i documenti vanno consegnati appena possibile e non con le tempistiche di un normale cittadino che fa un accesso agli atti. Ferrero deve ricordarsi che la mia prima richiesta è di due mesi fa e sì ha risposto ma in maniera non esaustiva perché di pezze giustificative ne mancavano. Ma doveva arrivare Sellaro a fine 2024 a chiedere il resoconto del 2023? Non dovevano essere prima gli uffici e poi gli Amministratori a chiederle per aver tutta la situazione chiara e soprattutto rispettare le norme? Sono scelte politiche come spendere i denari pubblici, io ad esempio avrei preferito sistemare le strade, anche quelle delle frazioni, ma ogni gruppo ha il suo pensiero. Ma tutto va svolto secondo le leggi, non come si gestisce casa propria».
«Attenderò ancora un giorno - conclude Sellaro – poi, se non avrò tutti i documenti richiesti mi rivolgerò all’Ufficio Politico della Prefettura di Vercelli per verificare la correttezza del regolamento o se vi è un eventuale abuso d’ufficio. Se poi mancheranno ancora le pezze allora sarà mia cura rivolgermi alla Corte dei Conti, Guardia di Finanzia e alla Procura della Repubblica».