A FORTE DEI MARMI

Festival della satira, a Khaby Lame il Premio per i social

Le motivazioni che hanno spinto la Giuria a conferirgli il riconoscimento.

Festival della satira, a Khaby Lame il Premio per i social
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E’ un vero e proprio “dream team” dell’umorismo, della comicità e del sarcasmo più graffiante ad aggiudicarsi la 49esima edizione del Premio Satira Politica, organizzato dal Comune di Forte dei Marmi. E tra i premiati anche il noto chivassese Khaby Lame.

Festival della satira

E’ un vero e proprio “dream team” dell’umorismo, della comicità e del sarcasmo più graffiante ad aggiudicarsi la 49esima edizione del Premio Satira Politica, organizzato dal Comune di Forte dei Marmi.

A Khaby Lame il Premio per i social

A Forte dei Marmi, città turistica conosciuta a livello internazionale, ieri sabato 18 settembre  è stato premiato anche il giovane chivassese Khaby Lame con il Premio satira per i social.

Nel giro di pochi mesi è diventato più famoso di Chiara Ferragni, con un patrimonio di 100 milioni di follower su Tik Tok e oltre 33 su Instagram. “Mi è preso un colpo quando Mark Zuckerberg mi ha fatto like e mi ha scritto un messaggio privato coi complimenti”. La Juve, per il lancio social del nuovo acquisto Manuel Locatelli, ha chiamato proprio lui. I ragazzi del Giffoni Festival hanno voluto incontrarlo da vicino per capire il segreto dei suoi video così seguiti in tutto il mondo.
Un momento particolarmente felice per il 21enne Khaby Lame, vincitore del Premio Satira Politica 2021 per i Social del Festival di Forte dei Marmi. Nato in Senegal ma trasferitosi in Italia quando aveva un anno, cresciuto con la famiglia a Chivasso, vicino a Torino dove vive ancora, Khaby è entrato nella storia delle nuove star del web in poco più di un anno. I suoi video, semplicissimi ma esilaranti, smontano con ironia garbata i “sensazionalismi” degli youtuber che, pur di attirare l’attenzione, si inventano di tutto. Gli occhi sgranati, l’espressione basita, il sorriso comprensivo e le mani girate verso il cielo, come a dire “lo vedi? E’ più facile di quanto si pensi” diventano una sorta di “marchio”. Allo sguardo stupito, Khaby associa il silenzio: niente dialoghi, la parola non serve. “Il linguaggio universale è quello dei gesti – spiega – in questo modo posso farmi capire da tutti”. La sua storia come webstar nasce durante il lockdown, quando si ritrova disoccupato perchè l’azienda in cui lavora entra in crisi. Oggi è il secondo tiktoker più seguito al mondo e ha alle spalle uno studio legale per la tutela dei suoi diritti d’immagine. “Intrattenere e far ridere le persone è la mia passione, che coltivo sin da bambino” confessa. E vuole continuare “a pensare a come far ridere”. Con il sogno del cinema, “vorrei diventare un attore comico”. Sulla scia dei suoi idoli, Checco Zalone, Will Smith, Eddie Murphy e persino Omar Sy, che lo segue su Instagram.

Le motivazioni espresse dalla Giuria:

Khaby Lame è il super eroe della semplicità. Spalanca le braccia e con solo gesto iconico risolve ogni problema. Usa il rasoio di Occam e prende in giro tutti in video comici in cui fa satira sulle azioni complicate che lui replica in modo semplice. È il re dei social: con 110 milioni di follower su TikTok (secondo al mondo) e 40 milioni su Instagram è l’italiano più famoso del pianeta, ma non ha la cittadinanza. Ha vissuto vent’anni nelle case popolari di Chivasso facendo ogni tipo di lavoro: dal cameriere al muratore, passando per il lavavetri. In questi giorni Khaby ha fatto di nuovo centro: boom di like con il reel che dice no al razzismo, per dare un calcio a discriminazioni e pregiudizi sul colore della pelle. Nella clip, girata alla Mostra del Cinema di Venezia, Khaby è a bordo di un motoscafo, smoking nero con farfallino e volto in primo piano su cui spicca il consueto sorriso muto. Un paio di secondi e il colpo di genio: la schermata passa da “dark” a “light”, massimo dell’illuminazione e voilà, ecco il viso bianco quasi stupito di Salvatore Esposito, attore simbolo della serie tv Gomorra. La caption è stringata ma significativa: nero + bianco = cuore, cioè amore, integrazione, fratellanza. Il reel ha spopolato conquistando oltre 3 milioni di visualizzazioni e 20 mila commenti in meno di 24 ore. La comicità di Khaby Lame è semplice, fatta di espressioni e di un solo gesto, quello della mimica delle mani, ma non è scontata né banale: anzi.

 

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