time is up

Fiera del Tartufo Bianco d'Alba giunge alla 92° edizione

"Time is up" è lo slogan di quest'anno che vuole porre l'attenzione sull'appello alla sostenibilità e alla tutela dell'ambiente lanciato dalle nuove generazioni

Fiera del Tartufo Bianco d'Alba giunge alla 92° edizione
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Dall'8 ottobre al 4 dicembre, queste le date della 92esima Fiera del Tartufo Bianco d'Alba, il cui programma è stato presentato martedì 14 giugno all'interno della sede di Microsoft Italia a Milano. "Time is up", il tempo è scaduto: questo il tema per il 2022, che riprendendo il filone della sostenibilità lanciato nella passata edizione con "connessi con la natura" e che rappresenta il passepartout per entrare nel futuro di questa manifestazione, come di qualunque altro grande evento che voglia essere al passo con i tempi. Come ha spiegato la presidente dell'Ente Fiera Liliana Allena:

"La 91esima edizione ha voluto mandare un messaggio, quest'anno abbiamo voluto continuare questo percorso con "Time is up". Questo è l'inizio del cambiamento climatico. Ognuno di noi deve iniziare ad agire in maniera consapevole, con etica e responsabilità sociale. La piccola goccia che ognuno di noi può portare fa la differenza e la farà nel futuro. E anche noi vogliamo dare il nostro contributo. Il tartufo non è coltivabile, se c'è è perché ci sono le condizioni in natura, con la fiera vogliamo stimolare una svolta culturale che necessariamente deve coinvolgere sempre di più le nuove generazioni".

Time is up

Il payoff di quest'anno vuole ulteriormente stimolare la riflessione su ciò che sta accadendo in natura e sulla necessità di agire in tempi brevi per affrontare il cambiamento climatico, di cui il Tartufo Bianco d'Alba è un perfetto indicatore. Perché non è il Pianeta a rischio, ma le condizioni di vita del genere umano, le nostre abitudini, la quotidianità di ciascuno di noi. Con "Time is up", l'Ente Fiera intende invitare ad agire per cogliere le opportunità che, come sempre, derivano da ogni trasformazione: agire rapidamente, agire consapevolmente, agire con etica e responsabilità sociale. Questa nuova edizione si approccia al pubblico con un linguaggio contemporaneo, lanciando un appello che intercetta la sensibilità delle nuove generazioni. Come ha spiegato l'Assessore al Turismo e agli Eventi della Città di Alba Emanuele Bolla

"Lo Fiera di quest'anno sarà una splendida occasione di ripartenza, passando attraverso la valorizzazione del prodotto per giungere a porre una particolare attenzione ai temi della consapevolezza dell'origine sia naturale che culturale del Tartufo Bianco d'Alba. Il Tuber magnatum Pico è un'eccellenza non solo in termini scientifici e organolettici, ma anche culturali, come la cerca e la covatura, oggetto del riconoscimento tributato lo scorso anno, e la sua valorizzazione in ambito gastronomico".

Dopo di lui anche Antonio Degiacomi presidente del Centro nazionale Studi Tartufo, ha sottolineato come la presenza o meno del tartufo bianco d'alba in natura sia un termometro della salute del nostro pianeta:

"Il tartufo bianco d'alba è un fungo esigente e poco adattabile. Sta in posti freschi, circoscritti, ombreggiati e senza ristagni. Da qui si capisce che le questioni climatiche sono fondamentali per il futuro. Tutelare il pianeta è anche il modo migliore per evitare la scomparsa del tartufo".

L'impatto della fiera sul territorio

Successivamente il direttore dell'Ente Fiera Stefano Mosca ha sottolineato come le settimane della Fiera del Tartufo Bianco d'Alba hanno un grande impatto a livello turistico su tutto il territorio delle Langhe Monferrato e Roero.

"Nel 2021 abbiamo registrato 1.028.036 pernottamenti e 469.808 arrivi, una percentuale di crescita del +83% e +88% sul 2020. Le principali regioni di provenienza italiana sono state la Lombardia e il Piemonte, rispettivamente il +7% e il +25% di presenze rispetto al 2019. Tra le provenienze straniere invece emergono la Svizzera e la Germania"

Gli arrivi giornalieri del 2021 inoltre, risultano quasi sempre maggiori rispetto ai weekend del periodo 2019. Anche i pernottamenti nei weekend del 2021 risultano sempre maggiori. A sottolineare il valore della Fiera per il territorio è stato anche Fabio Carosso il Vicepresidente di Regione Piemonte con delega al Tartufo:

"La Fiera internazionale del Tartufo Bianco d'Alba promette di mettere il punto esclamativo sulla programmazione dei grandi eventi regionali che si estendono sul panorama mondiale della gastronomia di eccellenza. Il binomio Piemonte e Tartufo d'Alba è diventato nel tempo una felice metafora per indicare le nostre terre come luogo di accoglienza e degustazione, estrazione e trasformazione di un gioiello della natura sempre più apprezzato e amato, e diventato oggi perfino una icona di saggezza che ci spinge a correggere alcune distorsioni delle nostre abitudini nel nome della salvaguardia dell'ambiente".

Il programma e gli eventi della 92esima Fiera del Tartufo Bianco d'Alba

Nove settimane di Fiera, in cui Alba e il territorio di apprestano ad animarsi attraverso le innumerevoli proposte della Fiera. Da sabato 8 ottobre fino a domenica 4 dicembre la Fiera sarà visitabile tutti i weekend con apertura straordinaria lunedì 31 ottobre e martedì 1 novembre.

Gli eventi legati al Tartufo però inizieranno già a settembre con l'ormai tradizionale "Tuber Primae Noctis", anche detto "Capodanno del Tartufo". L'occasione per brindare alla prima notte dell'anno in cui si dà l'avvio alla cerca per i "trifulau". Nella notte tra il 20 e il 21 settembre allo scoccare della mezzanotte, il Castello di Grinzane Cavour sarà teatro di un evento di rilevanza mondiale in cui verrà raccontata al mondo interno l'apertura della cerca. Il calendario regionale infatti prevede la raccolta dal 21 settembre al 31 gennaio.

Come da tradizione poi, ad anticipare la Fiera, sabato 1 e domenica 2 ottobre la Città di Alba si vestirà degli smalti dei Borghi cittadini, riproponendo l'appuntamento con "Il Weekend del Folclore" con il Palio degli asini e le attività proposte dalla Giostra delle Cento Torri. Nel weekend del 15 e 16 ottobre poi torna nelle piazze del centro storico cittadino il "Baccanale dei Borghi" con la cucina degli storici rioni albesi e per rivivere le atmosfere medioevali che caratterizzano il centro storico cittadino.

Sconfinando Oltralpe il Tuber magnatum Pico tornerà quindi alla corte di S.A.S. Alberto II di Monaco, in un esclusivo evento presso lo Yacht Club di Montecarlo. Tra gli altri appuntamenti nel segno dell'internazionalità, la stagione del tartufo vivrà un prolungamento presso le più prestigiose stazioni sciistiche di livello mondiale: oltre alla cena stellata con Tartufo Bianco d'Alba presso lo Skyway di Courmayeur, sul Monte Bianco, si rinnova la collaborazione con Verbier e con Martigny, in Svizzera. Infine, l'oro bianco delle Langhe volerà Oltreoceano dal 15 al 19 novembre, negli USA, primo mercato extra UE per la Fiera, per la promozione che verrà svolta attraverso due eventi a New York e a Miami

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