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Figli di coppie omogenitoriali, i sindaci non si schierano

Beppe Bava di San Sebastiano: "Ogni bambino ha diritto ad avere un padre e una madre"

Figli di coppie omogenitoriali, i sindaci non si schierano
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Nel Chivassese le posizioni non sono tutte pro, ma nemmeno contro la registrazione dei figli di coppie omogenitoriali.

Figli di coppie omogenitoriali, i sindaci non si schierano

Il sindaco di Torrazza Massimo Rozzino: «A mio modesto parere l’Italia necessita di una normativa chiara in merito che non lasci discrezionalità all'ufficiale di stato civile di turno, in quanto non esistono figli di serie A o di serie B».

Da Rondissone Antonio Magnone spiega: «Ad oggi la risposta è che la norma non lo consente indipendentemente dal colore politico dell’amministratore. Se siamo amministratori ci atteniamo innanzitutto a ciò che la legislazione ci regolamenta; successivamente è giusto intraprendere un percorso politico al fine di migliorare o colmare quella parte di diritti che siano ritenuti non adeguati. L’argomento ha un carattere molto ampio, con norme che a prima lettura sembrano essere in contrasto tra di loro. Una cosa è certa: deve essere disciplinata con regole certe con particolare attenzione e in protezione esclusiva dei bambini nati».

Fulvio Gallenca sindaco di Foglizzo commenta: «Come Comune mi attengo a quelle che sono le leggi dello Stato dove ci sono rappresentanti votati dai cittadini per decidere, soprattutto su temi complessi e con molti risvolti».

Interviene sul tema anche Fabrizio Salono da Villareggia: «Di fatto sarebbe illegale registrare i bambini delle coppie omogenitoriali, gli strumenti giuridici non lo permettono. Il mio parere è che un’apertura sarebbe auspicabile riguardo questo discorso, sarei dunque favorevole».

E poi ancora Marco Formia di Mazzè: «Non saprei esprimermi al riguardo. Quello che posso dire è che come la legge prescrive noi ci adeguiamo.
E’ un dibattito molto intenso che coinvolge le fazioni politiche dello Stato che devono decidere sulla questione».

Abbiamo chiesto anche ad altri sindaci quale sia la loro posizione a riguardo. Un argomento di sicuro molto delicato. «Sull'argomento non sono informato... Però i Comuni fanno quello che stabilisce la legge» sostiene il primo cittadino vischese Federico Merlo.

Il sindaco di Caluso, Maria Rosa Cena afferma: «Ci sono delle leggi e il Comune è tenuto a rispettarle e a farle rispettare».

«Non entro in merito e non giudico l’orientamento sessuale delle persone. Ritengo che ogni bambino abbia diritto ad avere un padre e una madre. - Dice il primo cittadino di San Sebastiano da Po, Beppe Bava - Esiste una legge la 40/04, che condivido, che delibera che alla procreazione assistita possano accedere solo coppie di sesso diverso. Pertanto mi attengo al divieto alla registrazione di figli di coppie dello stesso sesso».

Nel Vercellese...

Non si sbilanciano i primi cittadini di Cigliano, Livorno Ferraris e Fontanetto Po. Non si schierano né pro, né contro le famiglie arcobaleno. Mantengono la loro imparzialità.

«A prescindere dalle posizioni politiche e dai pareri personali, si tratta di una pratica che la legge non consente quindi io mi uniformo alle vigenti normative» spiega il sindaco di Cigliano Diego Marchetti.

Il primo cittadino di Livorno Ferraris, Stefano Corgnati commenta: «L’ufficio anagrafe ha sempre operato attenendosi alle disposizioni della legge italiana. La questione è più complessa quando il bambino nasce all’estero dove, in presenza di leggi diverse, l’atto di nascita può riportare informazioni difformi da quelle previste dalla legge italiana. In questi casi, è prassi dell’ufficio anagrafe chiedere un formale parere alla Prefettura e alla Procura della Repubblica, per la corretta trascrizione dell’atto sulla base della legge italiana».

Da Fontanetto Po, questo è il commento di Riccardo Vallino: «Come sindaco non posso che attenermi a quelle che sono le leggi in vigore e quindi non procederò con le registrazioni. C’è da tenere presente che ogni atto fatto dal Comune che deve essere trascritto viene inviato alla prefettura e questa deve procedere con l’annullamento delle trascrizioni se non sono fatte secondo la legge. Questa è un’informazione che si dovrebbe dire alla gente secondo me».

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