TORRAZZA PIEMONTE

Fotovoltaico, «Perché non richiedere energia elettrica o un nuovo impianto»

La proposta dei consiglieri di opposizione Bracco, Muscedra e Corna

Fotovoltaico, «Perché non richiedere energia elettrica o un nuovo impianto»
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Non c’è opera che i consiglieri di opposizione Marinella Bracco, Rocco Muscedra e Luigi Corna non analizzino in ogni minimo dettaglio. E dopo gli interventi di riqualificazione del centro storico di Torrazza, ecco che i tre amministratori analizzano la nascita del nuovo impianto fotovoltaico.

Fotovoltaico, le osservazioni delle minoranze

«Il risveglio del sindaco Massimo Rozzino continua con l’annuncio della realizzazione di un grande impianto fotovoltaico. Un progetto nato da un’iniziativa privata conveniente per noi e per il pianeta. - commentano - Alta sostenibilità ambientale: più energia elettrica prodotta in loco e meno terreni da recuperare appetibili per altre destinazioni d’uso. Un progetto auspicabile ma non gradito al nostro primo cittadino che aveva espresso un parere non favorevole in conferenza dei servizi. Noi, invece, siamo contenti di questa positiva evoluzione ma altrettanto sorpresi dal tipo di compensazioni richieste. Nuovi lampioni led? Ma i vecchi lampioni non erano già stati tutti sostituiti nel corso degli ultimi nove anni? Il sindaco ha più volte decantato il conseguente risparmio energetico. Di quelli installati nella centrale via Mazzini anche la bellezza e l'efficienza. Per la verità noi non abbiamo mai ricevuto i numeri e progetti richiesti a supporto di tali dichiarazioni».

«Perché non richiedere energia elettrica o un impianto»

«Compensazioni interessanti: la fornitura dell’energia elettrica gratuita, per uffici, per palestra e scuole e/o la realizzazione dell’impianto fotovoltaico sulla palestra. Entrambe soluzioni che consentono di monetizzare molto di più e per più anni. Altre idee possono emergere dall'interessamento dei concittadini. - spiegano Bracco, Muscedra e Corna - Gli effetti sortiti dalle mozioni ed emendamenti presentati, ancorché neanche iscritti all’ordine del giorno del Consiglio comunale con motivazioni palesemente inconsistenti e a nostro parere prive di fondamento giuridico, sono incoraggianti.  Non siamo tuttavia soddisfatti. Le nostre mozioni contengono la proposta di realizzare una comunità energetica per consentire anche ai privati cittadini di condividere i vantaggi economici derivanti dalla produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile e quindi avere dei risparmi diretti sulle proprie spese energetiche familiari.
Nelle nostre mozioni invitiamo a una condivisione di questo progetto all’interno del gemellaggio con uno o più comuni di altri stati europei, che possano apportare valore aggiunto con le loro esperienze. Siamo l’unico comune del territorio a non avere gemellaggi.
Rondissone ne vanta addirittura due. Esperienza importantissima per i nostri giovani che ne possono trarre divertimento ed ispirazione in un campo che sarà preponderante nel loro futuro e anche opportunità di lavoro e di viaggi. Ospitare coetanei ed essere ospitati nel loro paese, alzi la mano chi tra i nostri giovani non sarebbe interessato.
Sono ancora aperti bandi di finanziamento europei. I festeggiamenti per i cento anni del nostro comune troverebbero così un respiro internazionale e una visione di futuro sostenibile e in linea con le attuali disposizioni ambientali. Per una volta primi? In ordine a questo importante anniversario per noi torrazzesi, ci permettiamo di suggerire di utilizzare una piccolissima parte dei fondi stanziati per le aiuole della piazza proprio per questa occasione alla verifica e messa in sicurezza, manutenzione, sostituzione delle sedie degli uffici comunali, senza tralasciare quelle del consiglio al fine di evitare quanto accaduto in questi giorni. Siamo per la sicurezza e non per le brutte figure».

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