Fumata nera per l’elezione del nuovo Presidente del Consiglio di Montanaro. Dopo le dimissioni del Presidente del Consiglio Marco Montalto, ora Presidente del Consiglio di Amministrazione dell’asilo Beato Angelo Carletti di Chivasso.
Fumata Nera: niente Quorum per il successore di Montalto alla Presidenza del Consiglio
Il consiglio comunale è stato convocato mercoledì 15 ottobre per eleggere il suo successore. L’elezione non è avvenuta perché non è stato raggiunto il quorum del quattro quinti. Un voto è andato a Luca Rastaldo (nuovo consigliere appena entrato), tre voti ad Antonio Coscino e sette voti a Emanuele Caldarelli (Non ha votato, per legge, il sindaco Antonino Careri mentre la consigliera Tiziana Buttò era assente).
Il commento del vicesindaco Gallon
Questo il commento del vicesindaco Arcangelo Gallon all’indomani del consiglio:
“Tutti noi amministratori della maggioranza abbiamo votato Emanuele Caldarelli. I voti per Coscino e Rastaldo provenivano dai quattro componenti della minoranza pur di impedire l’elezione del nuovo Presidente. Si tratta un’azione di disturbo che accade sovente in politica in occasione di questo genere di votazioni. Era già successo nel 2014 quando venne votato il Presidente del Consiglio Antonio Pellegrino. Non cambia nulla: torneremo alle urne tra venti giorni”.
Fino allora presiederà il consiglio Paolo Minetti, consigliere di minoranza. Nel prossimo consiglio, l’elezione sarà garantita perché in quel caso la normativa prevede che basterà la maggioranza assoluta e non più i quattro quinti, come richiesto in questa prima seduta.
L’intervento della minoranza
Anche l’opposizione attraverso Claudio Schifanella spiega:
“Il vicesindaco Gallon, come gli capita spesso, mistifica la realtà. Il nostro gruppo consiliare si aspettava una proposta da parte della maggioranza, come è consuetudine in questi casi e come è avvenuto nel 2024 durante la votazione che ha portato all’elezione di Marco Montalto. Al contrario, noi non abbiamo ricevuto alcuna proposta nei giorni precedenti e, fatto ancora più grave, non è stata formulata alcuna proposta durante il Consiglio comunale anche dopo l’espressa richiesta, ripetuta due volte, del vicepresidente Minetti.
Questi sono i fatti: il nostro gruppo non ha fatto alcuna azione di disturbo. Piuttosto il vicesindaco Gallon, oltre a chiedersi il perché delle recenti dimissioni, dovrebbe fare mea culpa insieme alla propria maggioranza per non aver alimentato quel clima di collaborazione che tanto si sbandiera, ma che fino ad adesso è rimasto sulla carta”.