CRESCENTINO

Garione e Foresto ai funerali del Pontefice

Cinque giorni intensi per i due volontari della Protezione civile di Crescentino convocati dal provinciale

Garione e Foresto ai funerali del Pontefice
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L'onda di commozione e partecipazione che ha travolto Roma in occasione dei funerali di Papa Francesco ha visto in prima linea anche due volontari della Protezione Civile di Crescentino: Roberto Garione e Tino Foresto.

Garione e Foresto ai funerali del Pontefice

Chiamati dal coordinamento provinciale di Vercelli, i due uomini non hanno esitato a partire mercoledì 23 aprile per offrire il loro prezioso supporto logistico e operativo fino a domenica 27 aprile, giorno successivo ai funerali.
Un'esperienza intensa e significativa, come sottolinea Roberto Garione, coordinatore locale della Protezione Civile: «Sono stati giorni molto intensi, carichi di emozione, che porterò sicuramente sempre nel cuore».

Insieme a Tino Foresto, Garione ha prestato servizio proprio nel cuore delle esequie, in piazza San Pietro, occupandosi in particolare dell'area riservata alla stampa internazionale. Un compito delicato svolto con la consueta dedizione e professionalità che contraddistingue i volontari della Protezione Civile.

Hanno dato l'ultimo saluto a Papa Francesco

Ma l'impegno dei due crescentinesi è andato oltre il servizio operativo. Hanno infatti avuto l'opportunità di accedere alla camera ardente, potendo così rendere un ultimo, personale omaggio al Papa. Un momento di profonda umanità che ha arricchito ulteriormente questa esperienza.
Durante la loro permanenza a Roma, i volontari di Crescentino hanno alloggiato presso il campo base di Centocelle, spostandosi agevolmente grazie ai mezzi messi a disposizione dai militari. Proprio in questo contesto, hanno avuto un incontro inaspettato e gradito con un altro concittadino: Edoardo Italia, vicepresidente nazionale della Croce Rossa Italiana, a testimonianza di quanto la comunità crescentinese si sia sentita partecipe di questo importante evento anche se Italia non ha potuto poi prendere parte ai funerali perché impegnato a Ostuni.

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