Se per la Festa Patronale del Beato Angelo Carletti l’Agricola ha fatto un passo indietro, per il Carnevale c’è. Quindi dopo qualche voce di corridoio e non pochi dubbi alimentati dal silenzio dei mesi scorsi, arriva la conferma ufficiale: il Carnevalone di Chivasso 2026 si farà e sarà ancora una volta firmato dalla Pro Loco L’Agricola.
Giù le mani dal Carnevale: lo organizzerà L’Agricola
A garantirlo è il presidente Davide Chiolerio, che con un sorriso quasi sorpreso risponde alla nostra domanda: «Se ci sarà il Carnevale? Ma certo che sì!».
Un chiarimento che mette a tacere il chiacchiericcio nato all’indomani della Patronale. Voci di corridoio parlavano persino di una macchina organizzativa comunale già in moto, con la possibilità di affidare la regia a una nuova realtà, magari una nuova Pro Loco.
Non solo: qualcuno sosteneva che fossero già state fatte verifiche sulla titolarità delle figure simboliche di Abbà e Bela Tolera – che, essendo marchi non registrati, possono di fatto essere usati da chiunque – e che fossero stati avviati contatti con i responsabili dei carri allegorici. Ma a dissipare ogni dubbio, come detto, ci pensa lo stesso Chiolerio: «L’Agricola è già al lavoro per il Carnevale 2026. È ancora presto per parlare di volti e nomi, ma possiamo assicurare che ci sarà un’edizione all’altezza della tradizione». Per ora, dunque, bocche cucite su chi raccoglierà scettro e chiavi dalle mani di Enzo Falbo e Isabella Caruso, rispettivamente Abbà e Bela Tolera uscenti.
La macchina organizzativa è partita
Il presidente conferma che la macchina organizzativa è partita e che nei giorni scorsi c’è stato un incontro con l’Amministrazione comunale per definire alcuni dettagli. «Abbiamo ribadito che sarà L’Agricola, come sempre, a guidare il Carnevalone – spiega – nel pieno rispetto dello spirito che da sempre caratterizza la manifestazione, una delle più grandi e sentite del nostro territorio».
Non mancano le suggestioni su possibili novità per l’edizione 2026, ma per il momento si resta nel campo delle ipotesi.
«Qualcosa di nuovo potrebbe esserci, ma è prematuro parlarne», aggiunge.
Intanto a Chivasso si può tirare un sospiro di sollievo: la tradizione è salva, il Carnevalone ci sarà. E con essa torneranno i suoi momenti più attesi, dalla sfilata dei carri al gran galà, dall’incoronazione di Abbà e Bela Tolera al corteo dei carri allegorici che animerà le vie cittadine. Quindi dopo le incertezze e le difficoltà legate anche alle recenti vicende giudiziarie che hanno sfiorato l’associazione, l’Agricola non arretra. «Il Carnevale è una festa della città e per la città e noi siamo pronti a scriverne un nuovo capitolo», fanno sapere.