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Gli Alpini di Castelrosso festeggiano i 90 anni FOTO E VIDEO

Una giornata importante per il Gruppo Alpini di Castelrosso, ora guidati da Mario Volpatto

Gli Alpini di Castelrosso festeggiano i 90 anni FOTO E VIDEO
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Novant’anni di storia, di orgoglio e di impegno costante per la propria comunità. Oggi, domenica 23 aprile, si è festeggiato l’importante «compleanno» del Gruppo Alpini di Castelrosso, ora guidati da Mario Volpatto.

Gli Alpini festeggiano i 90 anni

Novant’anni di storia, di orgoglio e di impegno costante per la propria comunità. Oggi, domenica 23 aprile, si è festeggiato l’importante «compleanno» del Gruppo Alpini di Castelrosso, ora guidati da Mario Volpatto.

Prima il ritrovo in piazza Assunta poi il trasferimento presso il Sacello Votivo del Beato don Secondo Pollo con alzabandiera, posa di fiori e saluto alle autorità presenti. La mattinata è proseguita con la Santa Messa in onore degli Alpini e degli «amici» degli Alpini «andati avanti». Poi il corteo ai cimitero e onori ai caduti e ai castelrossesi illustri. A seguire, rientro in piazza e pranzo presso la trattoria «La Pace» di frazione Saronsella di San Sebastiano.

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La loro storia

«Nel 1932 - scrivono le Penne Nere della più grande frazione di Chivasso - un piccolo numero di alpini castelrossesi e reduci della Prima Guerra Mondiale, cinque persone in tutto, decise di partire per Napoli dove, nel mese di aprile, si sarebbe svolta la «Grande Adunata Alpini», la 13ª della Associazione Nazionale Alpini nata pochi anni prima e la cui prima adunata nazionale si svolse nel 1920 sull'Ortigara.

Il viaggio fu lungo. I cinque alpini partirono da Castelrosso e in treno raggiunsero Genova. Da li, il giovedì sera, si imbarcarono sulla nave che, dopo un viaggio travagliato e con mare in burrasca, li portò a Napoli. Qui sfilarono con gli altri alpini e, inoltre, parteciparono ai festeggiamenti organizzati dalla Casa Reale per celebrare il fidanzamento del principe Umberto di Savoia - il futuro «Re di Maggio» - con Maria José, evento che si svolse negli stessi giorni proprio a Napoli.

Rientrati a Castelrosso i cinque alpini decisero di fondare un proprio Gruppo, evento che fu celebrato nel marzo del 1933. Nello stesso anno vennero fondati anche i Gruppi Alpini di Montanaro, Torrazza Piemonte, Verolengo e Castagneto Po.

Questo primo piccolo gruppo di alpini diede quindi vita al nostro Gruppo di Castelrosso, tracciando un sentiero poi percorso da tanti nostri soci più giovani, continuando una strada di ideali e di valori. Da sempre essere alpini significa avere nel cuore amore per la nostra Patria, amore per la nostra bandiera, onestà, amicizia, impegno e soprattutto concreta solidarietà verso chi si trova in difficoltà. Vale la pena ricordare il nome del primo Capogruppo, Cena Desiderio.

Nel 1940, con lo scoppio della II Guerra Mondiale, il Gruppo Alpini di Castelrosso, così come molti altri gruppi alpini d'Italia, subi una forzata battuta di arresto. Molti componenti infatti dovettero partire per il fronte e pertanto il Gruppo venne sciolto.

Nel maggio del 1971, 45 alpini decisero di rifondare il gruppo di Castelrosso, che continua tuttora. Tra i rifondatori anche due alpini reduci della Prima Guerra Mondiale, i Cavalieri di Vittorio Veneto Gaspare Giachello e Michele Cena. Venne eletto Capogruppo Oreste Lusso che prese la guida del Gruppo appena rinato.

Negli anni il Gruppo crebbe accogliendo sempre nuovi soci e partecipando attivamente a varie iniziative e a tutte le adunate nazionali.
Tra le tante opere realizzate, nel 1998 in occasione della beatificazione di Don Secondo Pollo, il Gruppo decise di costruire un sacello votivo in sua memoria, opera che venne inaugurata il giorno 8 aprile 2001 alla presenza dell'allora Presidente Nazionale Alpini Giuseppe Parazzini. Il beato Don Secondo Pollo è tuttora il nostro protettore.

Nel 2003, in occasione del 50° anniversario della morte, il Gruppo realizzò una lapide in memoria di Monsignor Luigi Santa, Vescovo di Gimma Etiopia e di Rimini, illustre concittadino nato a Castelrosso e morto nel 1953.
Altro importante monumento è quello dedicato ai Caduti senza Croce, che si trova all'ingresso del cimitero locale. Realizzato in collaborazione con l'Associazione Combattenti e Reduci di Castelrosso venne inaugurato nel 2018 in memoria dei quindici giovani castelrossesi che persero la vita in guerra e che, in quanto dispersi, non ebbero la possibilità di avere una degna sepoltura. I loro nomi sono custoditi all'interno di un'urna murata nel monumento stesso.

Nel 2021, su proposta del Gruppo Alpini e dell'Associazione Combattenti e Reduci, la Città di Chivasso concesse al Milite Ignoto la cittadinanza onoraria in occasione della ricorrenza del Centenario della traslazione da Aquileia a Roma. A ricordo di tale importante riconoscimento vennero poste due targhe commemorative, una nella Sala Consiliare del Comune di Chivasso e una presso il Monumento dei Caduti Senza Croce.
Nel celebrare questo importante anniversario, il Gruppo Alpini di Castelrosso, a distanza di 90 anni da quel lontano giorno di fondazione, continua il suo percorso guardando al futuro con impegno e speranza, portando avanti gli ideali e le tradizioni dei padri fondatori».

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