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Gli animali domestici colleghi in ufficio

I simpatici cagnolini di giorno «vivono» gli spazi municipali regalando serenità e armonia a tutti i presenti

Gli animali domestici colleghi in ufficio
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Chi lo ha sperimentato, ha notato che portare il proprio animale domestico in ufficio dona benefici sia al proprietario che ai colleghi di quest’ultimo.

Gli animali domestici colleghi in ufficio

Così Torrazza, che vuole esser all’avanguardia ma soprattutto creare un ambiente di lavoro sempre migliore per i propri dipendenti ha deciso di trasformarsi in un Comune «animal friendly». E come ha fatto? Ha deciso di dare la possibilità a tutti i suoi dipendenti di portare con sé il proprio amico peloso. E lo ha messo nero su bianco specificando che si tratta di un’azione «volta ad incrementare il grado di benessere fisico, psicologico e sociale del proprio personale».
Infatti la Giunta del sindaco Massimo Rozzino ha dato questa bella possibilità attraverso un atto di indirizzo che precisa alcune regole.
«Una scelta innovativa - ha commentato il sindaco Rozzino, molto contento di questa possibilità concessa ai dipendenti - che non solo nessun Comune della nostra zona aveva adottato ma nemmeno del Piemonte. Siamo i primi della nostra Regione a dare questa possibilità ai nostri dipendenti».
Una scelta che post Covid19 era stata adottata da alcuni Enti pubblici ma anche privati lombardi dove, appunto, si è notato un cambiamento positivi con l’arrivo di questi amici sul posto di lavoro. Ma mai in Piemonte e oggi Rozzino può vantare questo primato per il bene della sua squadra.

Il regolamento

Come detto, nell’approvare questa proposta, la Giunta formata dal vice Alberto Baesso e dall’assessore Raffaella Lisa ha anche imposto delle regole: «Durante la giornata lavorativa l’animale dovrà permanere nell’ufficio del proprio padrone senza possibilità di spostamento in altri uffici. Il dipendente dovrà possedere, ove previsto dalla normativa vigente, un documento veterinario che attesti le regolari vaccinazioni dell’animale e provvedere ad effettuare i trattamenti antiparassitari idonei alla permanenza in ambienti pubblici. Dovrà essere garantita una adeguata condizione di pulizia dell’animale.
Il dipendente, nel caso in cui l’animale d’affezione sia di razza canina, dovrà avere con sé guinzaglio di una misura non superiore a 1,50 metri e museruola da applicare in caso di rischio».
Inoltre, il documento precisa che il padrone/dipendente dovrà utilizzare solo le pause lavorative per far effettuare una passeggiata all’animale allo scopo di consentire il benessere dello stesso e che dovrà portare con sé strumenti idonei alla raccolta delle deiezioni e alla pulizia. Così come sarà responsabile della pulizia dell’animale e dello spazio dove «vive». Naturalmente il tempo dedicato al proprio animale non è tempo di lavoro e dovrà essere recuperato.
Il dipendente dovrà farsi parte diligente in modo da evitare che l’animale arrechi disturbo ai colleghi o ai soggetti che si trovino in ufficio. L’unico responsabile dell’animale è naturalmente il proprietario.
Inoltre, all’ingresso dell'ufficio sarà esposto in modo evidente il cartello che indica la presenza dell'animale.

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