il futuro

GranMonferrato, i nove Comuni della Collina tentati dal progetto

Il Consorzio ha come capofila Casale. Lunedì scorso un tavolo a Cavagnolo: Chivasso sempre più lontana

GranMonferrato, i nove Comuni della Collina tentati dal progetto
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«Se vuoi un consiglio su da che parte andare, io te lo do: noi siamo Patrimonio Unesco».
Federico Riboldi, classe 1986, sindaco di Casale Monferrato in quota Fratelli d’Italia, è stato il mattatore dell’incontro organizzato lunedì 3 aprile, nella sala consiliare di Cavagnolo, per presentare GranMonferrato, consorzio privato (ma a grande impronta pubblica) che si offre «Come collettore di esperienze turistiche uniche, innovative ed identitarie i cui elementi distintivi sono definiti nell’acronimo L.I.C.E.T. Legame con il territorio, Innovazione, Competitività, correttezza, creatività, Ecosostenibilità, Tutela della persona».

GranMonferrato, i nove Comuni della Collina tentati dal progetto

Ad ascoltarlo, oltre al «padrone di casa», Andrea Gavazza, i colleghi Danilo Borca (Castagneto), Giuseppe Bava (San Sebastiano Po), Francesco Cavallero (Casalborgone), Matilde Casa (Lauriano), Elisa Ghion (Monteu da Po), Giulio Bosso (Brusasco), Mauro Castelli (Verrua Savoia) e Giovanni Demichelis (Brozolo), i nove comuni potenzialmente interessati al progetto.

Un’adesione che potrebbe cambiare non poco anche gli attuali equilibri con Chivasso, «accusata» praticamente da tutti i presenti di essere poco attenta ai «bisogni» della Collina e anche alla «forma» nell’organizzazione dei vari eventi. Un esempio? Il prossimo convegno sulla Chivasso - Asti organizzato dal Comune di Chivasso semplicemente «invitando» i sindaci collinari, molti dei quali si erano espressi favorevolmente sull’ipotesi della ciclabile piuttosto che del ritorno dei treni, turistici o commerciali.

Ed è inutile dire che Riboldi si è detto pronto ad accogliere a braccia aperta i nove Comuni, proponendosi addirittura come portavoce con la Regione di un’istanza presentata da un imprenditore agricolo presente tra il pubblico.
Tornando al Consorzio GranMonferrato, l’idea è quella di attirare un turismo di qualità, attratto sia dalle bellezze del territorio che dalle «esperienze» che lo stesso può offrire tra vino, cucina, storia e attività green.
Sono numerose le proposte già attive tra Casale Monferrato, Ovada e Acqui Terme, anche con pacchetti che includono pernottamenti, cene e visite guidate.

L'interesse

I sindaci (e gli imprenditori presenti) si sono dimostrati molto interessati al Consorzio, ma ora resta da vedere come sarà applicato un discorso che, di fatto, impegna più i privati (strutture ricettive) che le amministrazioni. Queste ultime, poi, forse non sono ancora pronte al «salto» verso Casale nonostante i rapporti, come detto, non ottimali con Chivasso, capofila solo sulla carta (vedi anche la partita del CISS, con il sindaco Claudio Castello che ha più volte tuonato contro i colleghi della Collina).

«E’ la volta buona che decidiamo cosa vogliamo fare del nostro territorio - ha chiosato un primo cittadino - anche perché se Casale è “lontano”, noi sicuramente non siamo Canavesani».

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