CAVAGNOLO

Guerra, all'Abbazia di Santa Fede più di 200 profughi: "Servono abiti leggeri"

E' sempre più punto di riferimento per gli ucraini che arrivano nel Chivassese.

Guerra, all'Abbazia di Santa Fede più di 200 profughi: "Servono abiti leggeri"
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L’Abbazia di Santa Fede è sempre più punto di riferimento per i profughi ucraini che arrivano nel Chivassese.

Guerra, all'Abbazia di Santa Fede più di 200 profughi

In questi giorni sono transitati dall’Abbazia oltre 200 persone. L’altro ieri è arrivato un pullman con 35 persone. A tutti sono stati prestati i primi soccorsi, il test Covid, cibo caldo e soprattutto in breve sono state trovate soluzioni per un’accoglienza più duratura.
Tanti stanno poco tempo. Viene loro organizzato un trasporto in auto, in treno; questa mattina una mamma con bambino hanno preso un volo per Dublino, dove hanno trovato ospitalità presso amici.
Al momento 65 persone sono ospitate per una durata di tempo non ancora definita. Il bambino più piccolo ha 2 mesi. Sono tutte famiglie numerose, ogni mamma ha con sé da 4 a 7 bambini. C’è anche un papà con 4 figli, dato che la mamma è parlamentare e volontaria nell’esercito è riuscito a uscire lui dal paese con i figli. Questo gruppo è arrivato all’Abbazia, grazie all’intervento della associazione AIEF e del suo presidente Tommaso Varaldo.
I bambini che staranno all’Abbazia più a lungo sono 48, il centro scuola organizzato da Rachel’s Learning Centre è molto impegnato a far sì che trascorrano delle ore in serenità. Disegno, lezioni informali, giochi e sport sono gli strumenti per far dimenticare gli orrori della guerra. Che però traspaiono dai loro disegni.
Le mamme passano dall’emporio, dove possono trovare vestiti e scarpe, prodotti di igiene personale, che dopo qualche giorno dall’arrivo iniziano inevitabilmente a scarseggiare. Quando trovano la maglietta che va bene, le scarpe della misura giusta, ringraziano con lo sguardo e sono alleggerite. Parrucchiere volontarie hanno offerto le loro abilità per tagliare i capelli, tutto questo per dare il più possibile una sensazione di normalità.

La collaborazione

Il Sindaco di Cavagnolo, Andrea Gavazza in collaborazione con Suor Silvana della Comunità Siloe e Rachel's Learning Centre si stanno attivando per ottenere dalla Prefettura di Torino le suddette procedure burocratiche:

  • operazioni anagrafiche
  • Reperire le collocazioni di prima accoglienza mediante la rete dei centri CAS (centro di accoglienza straordinaria) e la rete SAI (sistema accoglienza integrazione).

Mentre l’abbazia è un luogo di accoglienza temporanea, le istituzioni, in particolare quelle di Cavagnolo, si stanno mobilitando per un'accoglienza a lungo termine.
Il progetto della Comunità Siloe e Rachel’s Learning Centre e Into the wild continuerà ad assistere e proteggere tutti coloro che ne avranno bisogno.

Le donazioni

Vorremmo ringraziare l'Amministrazione comunale nella persona del Sindaco Andrea Gavazza, la protezione civile di Cavagnolo, tutti i volontari, gli sponsor e i donatori per il loro enorme sforzo e generosità senza il quale non saremmo in grado di operare.
Con il cambio di stagione c’è bisogno di vestiti estivi e scarpe leggere, si prega di non donare più indumenti invernali.
Per donazioni di ogni genere, o per fare volontariato, si prega di andare su: www.rachelslearningcentre.eu o www.comunitasiloe.org e unirsi direttamente ai gruppi WhatsApp.
È possibile donare con PAYPAL o tramite bonifico bancario sul sito comunitasiloe.org

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