Ha fretta di nascere, ci pensano due supereroi
Alla centrale arriva la richiesta di intervento che si trasforma in pochi minuti in un parto in autoambulanza
Sono le 7,15 di venerdì scorso quando, alla centrale operativa dell’associazione Pubblica Assistenza Cuore di Borgo d’Ale, è arrivata una richiesta di soccorso. Si trattava di un codice verde ginecologico. Immediato l’invio dell’autoambulanza. E, a bordo di questa, due giovani ma molto attenti volontari: Vladimir Massara e Matteo Fardin.
Ha fretta di nascere, ci pensano due supereroi
In poco tempo sono giunti nell’abitazione della famiglia che aveva lanciato la richiesta di aiuto, tra Saluggia e Sant’Antonino.
«Quando siamo entrati – racconta ancora emozionato Vladimir – ho subito capito che la donna stava per partorire, che non si sarebbe mai giunti in tempo in ospedale. Naturalmente abbiamo chiesto l’intervento dell’ambulanza medicalizzata ma, come temevamo, non è arrivata in tempo per il parto. Nonostante il corso e la formazione, noi volontari affrontiamo raramente queste situazioni, si dice che nell’arco di questa carriera possa capitare al massimo una o due volte un parto in ambulanza». E a Vladimir e Matteo è accaduto venerdì scorso.
«Quando abbiamo visto che la donna era in piedi e che le acque le si erano già rotte, l’abbiamo trasportata in autoambulanza, in un luogo sterile e idoneo per far nascere il bambino – racconta ancora – Eravamo preoccupati perché sapevamo che potevano esserci delle complicazioni. Ma grazie anche al supporto telefonico dell’infermiera della Centrale 118 di Torino, siamo riusciti. Bisogna dire che la mamma, essendo al terzo parto, era già preparata. Quando il bimbo è venuto al mondo e ha pianto, la tensione si è allentata. Eravamo molto contenti ed emozionati per questo intervento. Due minuti esatti dopo il parto, è poi arrivata la medicalizzata».
La mamma e il bimbo sono stati così trasportati all’ospedale di Chivasso.
Tante emozioni
«E’ stato molto emozionante, commovente e adrenalinico – racconta ancora – E’ stato veramente molto importante il supporto dell’infermiera».
Nè Vladimir né Matteo hanno affrontato studi in ambito sanitario ma sognano di superare il test di scienze infermeristiche per cominciare insieme il percorso universitaria o a Torino o a Novara. Un avventura che intendono affrontare insieme così come le attività di volontariato.
Vladimir, infatti, ha 24 anni e svolge la professione di guardia giurata (per il momento non armata) mentre Matteo, 18enne, sta affrontando l’ultimo anno di scuola superiore, più precisamente all’Itis di Santhià nel campo elettronico.
Dunque da soccorritori molto presto potrebbero diventare due ottimi infermieri.