il racconto

I bimbi dell’infanzia salvano il piccolo Regolo

Un'esperienza unica per i giovani scolari

I bimbi dell’infanzia salvano il piccolo Regolo

Un pomeriggio di ordinaria routine alla scuola dell’infanzia di Verolengo si è trasformato in un’esperienza straordinaria per la maestra Valeria Bozza e i piccoli alunni del plesso di via Thaon di Revel. Tutto è iniziato mentre i bambini si preparavano per il riposino, quando un inconsueto trambusto ha attirato l’attenzione di maestre e alunni.

I bimbi dell’infanzia salvano il piccolo Regolo

«Eravamo in corridoio per andare a nanna – racconta la maestra Valeria – quando abbiamo visto i bimbi della primaria e le loro insegnanti avvicinarsi alle finestre che danno sul cortile. Ci siamo chiesti cosa stesse succedendo e, aprendo la finestra, abbiamo scoperto un piccolo uccellino appoggiato sul davanzale».

L’inatteso visitatore si è rivelato essere un Regolo, noto anche come “passerotto del re”, il più piccolo uccello europeo, riconoscibile per la caratteristica striscia gialla sul capo nei maschi. Si tratta di una specie protetta, rara da avvistare da vicino, che in questo periodo dell’anno migra tra Nord Europa e Italia.

«I bambini erano incantati – continua la maestra –. I più grandi, di cinque anni, lo osservavano con curiosità, notando persino i dettagli del becco, sottile come una cannuccia, tipico degli uccelli insettivori».

Il piccolo volatile sembrava stremato, ma non ferito. Così, le insegnanti hanno deciso di prendersene cura: «Lo abbiamo sistemato in una scatolina, gli abbiamo dato un po’ d’acqua e abbiamo iniziato a telefonare alle associazioni per capire come aiutarlo».

La sua nuova casa

Dopo diversi contatti, la maestra Erika Cena, insegnante di sostegno, ha proposto di chiamare l’Oasi degli Animali di San Sebastiano Po, che si è subito resa disponibile ad accogliere il piccolo ospite. «Sono stati gentilissimi – racconta Bozza – e ci hanno detto di portarlo subito, che se ne sarebbero presi cura».

Terminato il turno, la maestra Valeria è partita personalmente per accompagnare il regolo all’oasi. «Appena arrivata – ricorda emozionata – l’uccellino ha cominciato a cinguettare, e dal bosco hanno risposto altri cinguettii. È stato un momento magico: sembrava che lo stessero chiamando. L’operatore dell’Oasi mi ha spiegato che si richiamano tra di loro. Peccato che i bimbi non fossero lì a vederlo, ma glielo ho raccontato».

Ora il piccolo Regolo è affidato alle cure degli esperti e, una volta ristabilito, sarà rimesso in libertà, come prevede la legge per le specie protette.

Un’esperienza che i bambini della scuola dell’infanzia di Verolengo difficilmente dimenticheranno: una vera e propria lezione di empatia, rispetto per la natura e meraviglia davanti alla vita.