Lunedì scorso alle 18.30 il Comandante della Stazione dei Carabinieri di Crescentino, Gesuado Marrapodi, insieme ai militari della sua unità, ha condiviso un momento speciale con le ospiti dell’Istituto Minella, realtà del territorio che accoglie e tutela donne vittime di violenza fisica e psicologica, insieme ai loro figli. L’incontro, semplice ma profondamente significativo, si è svolto sotto forma di aperitivo conviviale, un’occasione pensata per instaurare un dialogo diretto e umano tra le donne ospiti della struttura e coloro che ogni giorno lavorano per proteggerle.
Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne
La visita dell’Arma dei Carabinieri si inserisce nel contesto della Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne, un momento dell’anno dedicato alla sensibilizzazione su un tema ancora troppo attuale. La presenza del Comandante Marrapodi e dei suoi uomini non è stata soltanto formale: rappresenta un chiaro messaggio di vicinanza, supporto e attenzione verso chi vive o ha vissuto situazioni di fragilità. Un gesto che è stato molto apprezzato dalla direttrice della struttura Gabriella Arlotta e dalla Madre Superiora, Suor Mariarita.
Protezione, ascolto e presenza sul territorio
Attraverso questo incontro, i Carabinieri di Crescentino hanno voluto ribadire un concetto fondamentale: le istituzioni sono presenti, ascoltano e non lasciano sole le donne che chiedono aiuto.
L’Arma, da sempre impegnata nella tutela dei più deboli, considera la collaborazione con realtà come l’Istituto Minella un pilastro essenziale per la prevenzione e il contrasto della violenza domestica e di genere.
Un segnale forte: dalla parte delle donne, ogni giorno
L’aperitivo condiviso è stato un gesto semplice, ma capace di trasmettere un messaggio potente: a Crescentino, le donne che cercano protezione possono contare su una rete attiva, concreta e pronta a intervenire.
La vicinanza dei Carabinieri dell’Arma non si limita alla repressione dei reati, ma si estende all’ascolto, alla comprensione e alla costruzione di un rapporto di fiducia con le vittime.