I furbetti dei buoni mensa hanno le ore contate
Il sindaco Rozzino annuncia l’intervento di una ditta esterna per attivare la riscossione coatta delle cifre mai incassate: «Si tratta di 80mila euro in quindici anni»
Debiti legati al servizio mensa scolastica. Il sindaco di Torrazza, Massimo Rozzino, ha recentemente annunciato una misura importante per far fronte a questa crescente problematica.
I furbetti dei buoni mensa hanno le ore contate
«Il Comune ha accumulato negli ultimi 15 anni un debito di 80mila euro, dovuto al mancato pagamento delle rette delle scuole dell’infanzia e primaria. - spiega Rozzino - Per recuperare questi crediti, il Comune ha deciso di affidare a una ditta esterna l’incarico di procedere con la riscossione coattiva delle somme dovute». Rozzino ha spiegato che questa decisione si è resa necessaria per salvaguardare il bilancio e garantire la continuità di un servizio essenziale. «Il recupero di questi crediti è fondamentale per poter continuare a garantire il servizio. Inoltre, nonostante ci siano famiglie che non hanno versato quanto dovuto, noi non abbiamo mai negato il pasto ai bambini: tutti mangiano», ha dichiarato.
L'aumento del costo del buono
Contestualmente, il sindaco ha motivato anche l’aumento delle tariffe della mensa: «Negli ultimi anni, abbiamo assistito a un aumento dei costi di gestione del servizio mensa, in particolare per l’acquisto degli alimenti (anche triplicato) e per il personale coinvolto. È una situazione che non possiamo più ignorare - ha affermato Rozzino – E’ il primo aumento del servizio che si registra da quando sono alla guida del Comune. E comunque, rispetto agli altri Comuni, abbiamo tariffe inferiori».
Rozzino parla con numeri alla mano: «Con il vecchio appalto il costo del pasto era di 4,50 euro, con il nuovo è 5,72 euro. Parlando delle tariffe posso affermare che chi è indigente (reddito zero) non pagherà nulla e il Comune si farà carico del costo totale (5,72 euro). Chi ha un reddito Isee da 0 a 5mila euro pagherà 3 euro (+0,70 rispetto a prima) e 2 euro li metterà il Comune; chi ha un reddito da 5001 a 10mila euro verserà 4 euro (+0,80) e il Comune 1,72 euro; Chi ha un reddito fino a 17600 pagherà 4,80 euro (+1) e il Comune 0,92 euro mentre chi è oltre questa cifra verserà 5,40 (+0,90) e il Comune 0,32 euro. Chi non è residente a Torrazza pagherà 6 euro (+0,80) e il Comune non verserà nulla ma anzi avrà una piccola somma in positivo di 0,28 a pasto. Si ricorda che ad ogni pasto vengono somministrati: un primo, un secondo, contorno, pane e acqua mineralizzata. Se i bambini hanno ancora fame è concesso di poter fare il bis ed ovviamente le varie diete per motivi di salute o religione».
Poi il sindaco precisa: «Basti pensare che un ticket di un lavoratore dipendente è pari ad euro 8,00 a rispetto al valore precedente di euro 5,50».