Il cantiere crea troppi disagi. Il sindaco: «Lavori necessari»
Luigi Ferrazzola, ex consigliere d’opposizione, denuncia anche la situazione di una famiglia: «Barricati in casa»

Il cantiere di Lamporo, quello che da mesi sta lavorando nel centro del piccolo paesino, continua ad esser nell’occhio del ciclone.
Il cantiere crea troppi disagi
Dopo le dichiarazioni dell’ex Consigliere comunale di Lamporo, Luigi Ferrazzola, il sindaco Claudio Preti risponde punto per punto: «Premetto che la ditta appaltatrice, aggiudicataria dei lavori è coordinata dalla Direzione Lavori e dal Coordinatore della Sicurezza preposta. Gli stessi sono anche monitorati dalla Soprintendenza per i beni archeologici, architettonici e del paesaggio. Ciò premesso, lo spostamento del banchetto del mercato nell’area parcheggio del cimitero, poco distante dalla usuale piazza Deva, è avvenuto in accordo con il titolare della licenza, per consentirgli di continuare a lavorare e per lasciare lo spazio necessario alle manovre in sicurezza dei mezzi di cantiere. Non si poteva correre il rischio di lavorare con la presenza di altre persone. Questo è un cantiere in movimento, devono intervenire celermente su più aree per riuscire a concludere i lavori entro i tempi stabiliti dal Capitolato e non pagare le penali. Pertanto per sopperire alla sottrazione di parcheggi nelle varie piazze, è stata disposta l’apertura quotidiana del cancello del cortile del Municipio.
In merito ad alcune gomme bucate dalle viti è stata sentita la ditta, la quale ha comunicato che il materiale utilizzato è conforme e certificato. Per quanto riguarda l’inutilizzo del peso, è stato aperto il sinistro con la compagnia assicurativa e richiesto il preventivo per la sua riparazione. La segnaletica di cantiere, che è di competenza dell’impresa, viene realizzata in base alle fasi di cantiere ed è in continua mutazione a seconda delle lavorazioni da svolgere. Ovviamente sulla conformità della posa della stessa, ai sensi del Codice della Strada e suo Regolamento, la responsabilità è in capo a loro».
Il sindaco: «Lavori necessari»
Il sindaco poi prosegue: «Sappiamo che questo è un cantiere invasivo, ma per il Comune di Lamporo è un importante investimento per la prevenzione contro il rischio idrogeologico del centro abitato. Purtroppo sono sempre più frequenti i fenomeni come le improvvise bombe d’acqua ed è cronaca attuale quella delle esondazioni avvenute in Emilia Romagna e Toscana con ingenti danni alle abitazioni. La nostra Amministrazione è stata capace ad intercettare e portare a casa quasi 1 milione di euro dei fondi Pnrr per realizzare questi interventi di messa in sicurezza della roggia Lamporo ai fini della minimizzazione del rischio idrogeologico. Ad oggi sono stati realizzati più della metà degli interventi previsti, tra cui quelli più complessi. Si chiede ancora un po' di pazienza e comprensione da parte di tutti i lamporesi. Alla fine il beneficio sarà superiore al disagio arrecato e, perché no, avremo anche una riqualificazione urbana. Noi e gli uffici comunali, comunque, monitorano costantemente affinché i lavori vengano svolti celermente e bene».
Famiglia bloccata in casa
Ma dal canto suo, Ferrazzola spiega che ci sono altri problemi: «Il problema principale oggi è che la famiglia che abita nella casa all’angolo di piazza Monatieri si è trovata costretta a chiedere ospitalità a parenti, poiché la loro abitazione è quasi completamente inaccessibile a causa del cantiere. Sono barricati in casa. Inoltre, uscire di casa in sicurezza è diventato impossibile. La situazione si aggrava ulteriormente a causa delle segnalazioni della famiglia riguardo alla comparsa di crepe significative nell'abitazione, fenomeno che, secondo i residenti, è iniziato contestualmente all'avvio dei lavori. Queste problematiche sollevano interrogativi sulla gestione dei cantieri e sull'impatto che essi hanno sulla vita dei cittadini. La sicurezza e il benessere dei residenti devono essere prioritari in qualsiasi progetto di sviluppo urbano».
Pericolo trasporti
«Tra le problematiche - spiega Ferrazzola - anche la questione del trasporto scolastico. L'attuale fermata dell'autobus costringe gli studenti a scendere di fronte alle abitazioni private: rappresenta un rischio per la loro sicurezza. A mio avviso, sarebbe più opportuno sfruttare la piazzetta situata a soli 50 metri di distanza, dotata di parcheggi e più adatta a garantire l'incolumità dei ragazzi».