Il caro bollette manda in crisi le onlus
La Pro Loco di Guain ha deciso di riunirsi nelle abitazioni del direttivo o qualche volta al Castello per ridurre i costi
Il caro bollette colpisce anche il mondo del volontariato. Energia alle stelle, per non parlare della benzina o del gas, stanno mettendo a dura prova le associazioni locali.
Il caro bollette manda in crisi le onlus
Tra queste, c’è la Banda Musicale Montanarese. «Le spese dei consumi energetici della nostra sede comunale, nell’ex scuola Bertini, sono raddoppiate - riferisce il Presidente Renato Armellin - Quello che ci preoccupa non sono tanto i costi dell’energia elettrica per i quali viene stabilita una quota forfait quanto quelli del riscaldamento che si aggirano sui mille euro all’anno comprensivi di varie voci di spesa. Il Comune sostiene comunque parte dei costi, circa il 40 per cento». C’è poi stato un provvedimento importante del Comune di Montanaro per «ammortizzare» le spese.
«Il Comune - spiega Armellin - per non farci pagare troppo ha deciso di ridurre i giorni di accensione del riscaldamento. Il periodo di accensione è stato ridotto da una settimana a tre giorni, nella fascia serale. Anche gli orari sono stati ridotti, da cinque a due ore, salvo un giorno. Siamo d’accordo con questo provvedimento che ci consentirà di non gravare sui nostri già magri bilanci. Non dimentichiamo che una volta erano presenti molte associazioni nell’ex scuola Bertini che sono state costrette ad andare via proprio perchè non riuscivano più a sostenere i costi di gestione utenze della propria sede». Non diversa è la situazione della Pro Loco di Montanaro.
«I costi energetici sono aumentati, si deve pagare troppo- è il commento del Presidente Adriano Guain- Siamo associazioni di volontariato senza fini di lucro, quindi dovremmo essere aiutate, avere perlomeno degli sconti ma siamo costretti a sostenerci da soli. Il problema principale è quello del riscaldamento. Quest’anno, abbiamo deciso di riunirci non più nella nostra sede dell’ex scuola Bertini ma a casa nostra e, qualche volta, nel castello. Non potevamo più reggere le spese, abbiamo quindi optato per un’alternativa più economica».
Il Presidente della Fidas di Montanaro Giovanni Cravero riferisce: «Paghiamo più di tutti, circa 1500 euro all’anno. Questo perchè la nostra sede è la più grande, si consuma maggiormente anche se ci riuniamo di rado, anche solo una volta alla settimana. Quindi, le prossime bollette saranno sicuramente alte, e, tuttavia, non molliamo. E’ una situazione generale, tutti hanno questa problematica».