Il centro estivo è troppo caro ma il sindaco non torna indietro
I genitori hanno incontrato il primo cittadino
Così come accaduto per le rette dell’asilo nido, anche quelle del Centro estivo non subiranno variazioni. Nonostante durante la riunione di lunedì 29 maggio un piccolo gruppo di genitori (in rappresentanza anche di quelli non presenti) abbia chiesto al sindaco di rivedere le tariffe (di coprire una parte dei 100 euro) quest’ultimo ha spiegato che non lo farà.
Il centro estivo è troppo caro ma...
«La posizione dell’Amministrazione comunale è stata chiara, noi abbiamo deciso di coinvolgere l’Oratorio garantendo le sette settimane con il nostro budget. Quelle restanti sarebbero state valutate dal parroco che si è rivolto ad una cooperativa che ha stabilito questo prezzo – ha spiegato il sindaco Libero Farinelli durante l’assemblea - Le adesioni sono 135 nella fascia di età 6 in su e 25 invece gli iscritti della materna. È un bel numero rispetto ai 50 dello scorso anno del comunale. A conti fatti, avendo fatto una scelta di collaborazione per guadagnarci tutti (il Comune spende meno, Oratorio si riqualifica, famiglie risparmiano) ci sembrato più che giusto. Il discorso delle altre settimane, quelle che vanno dal 12 al 23 giugno e dal 21 al 25 settembre, hanno un costo maggiore legato agli operatori, perché è gestito appunto da una cooperativa. Ripartendo i costi in base al numero dei ragazzi è di 70 euro a bambino. Al momento i bambini che hanno aderito sono otto/nove, i genitori hanno già versato le rette per le settimane aggiuntive».
Le parole dei genitori
La premessa del sindaco non ha però fermato le famiglie che hanno illustrato le criticità e difficoltà che stanno affrontando: dal costo di 100 euro a settimana, dunque 300 per le tre settimane che diventano 600 nel caso di due figli. Volevano poi sapere anche se gli operatori del centro estivo dell’oratorio saranno retribuiti e se gli animatori aumentano in base ai bambini iscritti.
«Quando è stata fatta la proposta del Centro estivo, è stato presentato come unificato. - ha spiegato una mamma - Ma oggi sento dire che il Comune ha demandato alla parrocchia che si fa carico di oneri e onori. Il comune non ha le informazioni e dunque dobbiamo chiedere al parroco le informazioni relative alla sicurezza dei locali, ai servizi igienici, alla gestione animatori. In questa sede ha senso di parlare delle tariffe ma decade il discorso sulla struttura che comunque ci preme per la sicurezza dei nostri bambini. Noi ci sentiremo più sicure di avere un centro estivo comunale con personale preparato, che garantisce la presenza del personale perché ci domandiamo: se gli animatori non stanno bene, chi li sostituisce? Chi seguirà le attività?».
Il sindaco non torna indietro
«Noi non entriamo nel merito, è una scelta del parroco. - spiega ancora Farinelli – Noi, con questa scelta, rispettiamo un principio di equità: dunque ripartiamo i fondi comunali su tutta la popolazione non su un piccolo numero perché ricordo che l’anno scorso abbiamo speso 70 mila euro per 50 bambini, quest’anno ne spenderemo 30 mila per più di 150. I soldi del nucleare sono i soldi della comunità e vanno spesi con buon senso, cercando di andare incontro alle esigenze della popolazione. E direi che aver abbassato il costo delle 7 settimane di centro estivo di 15 euro rispetto allo scorso anno, è un bel modo di far risparmiare i genitori. Per quanto riguarda il prossimo anno e il centro estivo comunale: si può fare, ma il costo sarà ripartito sui bambini, dunque potreste trovarvi a pagare 70, 80 o anche 100 euro a settimana visti i costi in crescita. Secondo voi i genitori ne saranno contenti?
Comunque vi annuncio che non torneremo sui nostri passi. Negli anni scorsi abbiamo ricevuto tantissime critiche. Certo, non sarà perfetto ma un centro estivo a 70 euro in giro non c’è. Io oggi mi sento preso in giro perché siamo venuti incontro alle famiglie e niente».