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Il Ciss perde i pezzi: si è dimessa Andries

Intanto, l’ex Cda promette battaglia sui conti.

Il Ciss perde i pezzi: si è dimessa Andries
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La prima «grana» per il Cda guidato dal presidente Antonio Barillà è legata alle dimissioni (a noi confermate telefonicamente) di Giulia Andries, consigliere «in quota Lega» prima vicina al consigliere regionale Gianluca Gavazza e ora legata alla «corrente canavesana» di Claudio Leone.

Il Ciss perde i pezzi: si è dimessa Andries

La prima «grana» per il Cda guidato dal presidente Antonio Barillà è legata alle dimissioni (a noi confermate telefonicamente) di Giulia Andries, consigliere «in quota Lega» prima vicina al consigliere regionale Gianluca Gavazza e ora legata alla «corrente canavesana» di Claudio Leone. Ufficialmente Andries lascia per motivi di lavoro («Ho impegni che mi terranno lontana di martedì, giorno delle assemblee»), ma da via Togliatti fanno sapere di non averla praticamente più vista negli ultimi tempi. Quindi, prima di decadere, meglio farsi da parte.

La lettera dell'ex CdA

La seconda grana, molto più complessa, è invece legata alla lettera protocollata lunedì 10 ottobre con cui l’ex presidente del Cda Demetrio Malara, l’ex direttrice del Ciss Bruna Marino, e gli ex consiglieri Giuseppe Valesio e GianPaolo Costantino chiedono conto di due delibere (la 29 e la 30 del 13 settembre) in cui «vengono sollevate perplessità / criticità sulla gestione amministrativa / gestionale del Consorzio, palesando anche un possibile danno erariale».
Nel documento, indirizzato a Barillà, al presidente dell’assemblea dei sindaci Giuseppe Bava e al revisore del conto Roberto Germanetti, i firmatari ribadiscono come «Tali affermazioni, peraltro non ratificate dall’assemblea dei sindaci né tantomeno corredate da specifiche prove a riguardo, non possono essere da noi sottovalutate a tutela della nostra onorabilità, con la convinzione di aver sempre agito nel solo interesse del Consorzio e dei cittadini amministrati.
Poiché, comunque, siamo soliti ad assumerci tutte le nostre responsabilità nei ruoli che siamo stati chiamati ad assumere, siamo a chiederle una relazione specifica ed approfondita sui fatti contestati, correlata dal parere della Responsabile del Servizio Finanziario e del Revisore del Conto. Ovviamente chiediamo identica assunzione di responsabilità da parte di chi ha avvallato tali delibere».
Come se non bastasse vi è poi il nodo del nuovo direttore del Ciss, con i quattro nomi giudicati idonei nella fase preliminare del bando ma a quanto pare non «graditi» da chi preferirebbe affidare l’incarico a un avvocato. In ballo ora vi è la revoca del bando, una decisione però che potrebbe avere strascichi legali dall’esito incerto. Nell’attesa, è stato prorogato l’incarico fino al prossimo 31 dicembre a Graziella Benvenuti, dirigente del CISSAC di Caluso.

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