A Saluggia, anche nel 2025, non è Comune Turistico. Già, questo è quanto emerso nelle scorrere il lungo elenco pubblicato nei giorni scorsi dalla Regione Piemonte.
Saluggia non è Comune turistico
Un’assenza che porta con sé alcune perplessità poiché Saluggia, attraverso la sua Amministrazione comunale ma anche grazie al grande lavoro del mondo associativo, sta cercando di rendersi sempre più attrattiva. Saluggia, infatti, si sta impegnando da tempo per valorizzare le proprie peculiarità, aderendo anche all’associazione dei “Borghi delle Vie d’Acqua” e proprio nei giorni scorsi, all’ingresso del paese, sono anche comparsi i nuovi portali di accesso. Ma Saluggia vanta un grande patrimonio a partire da questo enogastronomico con il suo fagiolo nano venduto in tutto il mondo. Sotto l’aspetto artistico vanta i suoi Palazzi storici e le sue chiese, i tanti personaggi celebrati che vi hanno abitano e vi abitato ancora oggi come Gianni Tamburelli, artista, scultore e poeta conosciuto in tutto il mondo. E poi ancora i tanti eventi che l’Amministrazione ha promosso e promuove per farsi conoscere come le tante mostre, concerti ed eventi culturali che si svolgono all’interno dell’ex chiesa di San Francesco e nella sua biblioteca. E le tante manifestazioni che portano avanti anche le associazioni locali. Oltre agli aspetti naturalistici come il parco della Sagrinosa la Riserva Naturale Speciale dell’Isolotto del Ritano.
Insomma, Saluggia, anche su un piccolo paesino del Vercellese, avrebbe tutti i numeri per esser definito Comune turistico. Eppure non lo è. E questo sorprende. Sorprende i cittadini ma soprattutto la minoranza guidata dal capogruppo Claudio Relino che nel leggere realtà come Chivasso, Verolengo, Caluso, Mazzè, Candia Canavese, Foglizzo, Monteu da Po, Cavagnolo, Brusasco, Verrua Savoia, Cocconato, Crescentino, Lamporo, Cigliano, Livorno Ferraris e Moncrivello non comprende proprio perché non ci sia Saluggia.
Il Comune ha perso il treno
«In Piemonte, il riconoscimento di “Comune Turistico” viene attribuito ai Comuni che dimostrano una spiccata vocazione, attrattività e potenzialità turistica. Si tratta di un riconoscimento che valorizza le realtà locali che porta vantaggi non solo in termini di immagine, ma anche come opportunità per accedere a bandi e finanziamenti destinati allo sviluppo e alla promozione turistica. Saluggia non è nell’elenco, il Comune non ha partecipato al bando. Tutto ciò nonostante che la Giunta con delibera 39 del 27 marzo scorso abbia approvato un atto di indirizzo per promuovere il territorio dichiarando espressamente che “…sia sempre più di importanza strategica aumentare la visibilità a carattere locale, regionale e nazionale delle attività di promozione turistica” e nonostante che sia stato istituito da pochi mesi un ufficio appositamente dedicato proprio all’organizzazione e alla promozione turistica. Chiederemo conto di questa scelta inviando un’interrogazione al sindaco».
Perché di fronte a tutto ciò Relino vuole vederci chiaro. Vuole capire perché l’Amministrazione abbia perso questo treno che poteva esser interessante prendere già negli anni passati e che sul quale Saluggia nemmeno quest’anno è riuscita a salirci.