il caso

Il Comune sposta il Monumento dei Marinai: "Memoria calpestata"

Crittino: "Chiediamo con fermezza che si rifletta su questa decisione e si ristabilisca un principio fondamentale: la memoria non si cancella, si costruisce".

Il Comune sposta il Monumento dei Marinai: "Memoria calpestata"
Pubblicato:

La Musa di Rinnoviamo Cigliano Stefania Crittino, la compagine rappresentata in Consiglio comunale da Diego Marchetti e Stefano Bobba, interviene sulla scelta di spostare il Monumento dei Marinai. Una decisione presa dalla Giunta Testore nel marzo scorso per posizionare lì quello in ricordo di don Secondo Pollo.

Cigliano ricorda i Marinai d'Italia

Due anni fa, la comunità di Cigliano ha reso omaggio ai Marinai d’Italia grazie alla generosa donazione del Maresciallo di Marina Francesco Tessiore, cittadino ciglianese, che offrì un’ancora simbolo di dedizione, sacrificio e legame con la Patria. Dopo decenni di abbandono in un magazzino, l'amministrazione comunale di allora ha avuto l'onore di restituire dignità a questo gesto, inaugurando un monumento alla presenza delle Forze Armate e delle istituzioni locali.

Il Comune sposta il Monumento

"Oggi, con profondo rammarico, apprendiamo che la nuova Amministrazione ha deciso di rimuovere quel monumento per sostituirlo con uno dedicato a don Secondo Pollo. Una scelta che, pur riconoscendo il valore e la figura del sacerdote eroico, risulta gravemente irrispettosa nei confronti della memoria già celebrata, delle Forze Armate coinvolte e del sentimento di molti cittadini. - commenta Crittino - Sostituire un simbolo con un altro, come se le memorie potessero essere scambiate a piacimento, è un atto deplorevole che nega la possibilità di coesistenza tra storie diverse e complementari.

La precedente amministrazione ha inaugurato monumenti senza mai rimuovere quelli esistenti, nel rispetto della storia e della pluralità dei suoi protagonisti.

Un gesto così divisivo non fa onore alla comunità, né rende giustizia alla figura di don Secondo Pollo, che meritava una collocazione propria, non il sacrificio di un altro simbolo.

Chiediamo con fermezza che si rifletta su questa decisione e si ristabilisca un principio fondamentale: la memoria non si cancella, si costruisce".

 

Commenti
Lascia il tuo pensiero

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Seguici sui nostri canali