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Il consigliere Pedrazzini: Quale progetto per casa Miglietta?

La minoranza esprime la sua perplessità sulla scelta dell’Amministrazione di sistemare il cortile.

Il consigliere Pedrazzini: Quale progetto per casa Miglietta?
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Il Comune di Saluggia ha deciso sistemare l’area esterna dell’ex Casa Miglietta in frazione Sant’Antonino di Saluggia. Un intervento che graverà sulle casse comunale per 85.800 euro e che prevede una serie di interventi tra cui la posa dei blocchetti provenienti dalle pavimentazioni delle infrastrutture comunali di recente realizzazione. Stiamo parlando dei blocchetti che da anni i residenti della frazione rivendicavano come propri ma che invece erano stati utilizzati per realizzare piazza Donato (piazza del Peso). Dunque, i blocchetti ora tornano a casa.

Quale progetto per casa Miglietta?

Casa Miglietta torna dunque ad essere una priorità dell’Amministrazione Barberis nonostante sembrasse che non lo fosse. E proprio su questa strana inversione di rotta che interviene il consigliere d’opposizione Emanuele Pedrazzini: «A fine anno, a pochi mesi dalle elezioni amministrative, la Giunta decide di stanziare 85 mila euro per fare il piazzale di questo edificio.
Non si è capito il senso logico della scelta. Mi spiego meglio: dopo aver inserito l’intervento in più piani triennali senza mai realizzando, anzi rinviandoli e poi annullandoli, ora si ricordano di Sant'Antonino, dunque si ricordano di Casa Miglietta. Una struttura che nel 2007 aveva comprato l’allora Amministrazione di Marco Pasteris che poi aveva previsto anche un progetto. Progetto accantonato dall’Amministrazione Barberis che aveva dato mandato all’architetto Tosetto di realizzarne un altro. Era il 2016 ed era costato 7 mila euro. Ma quattro anni prima da quest’ultimo, l’allora assessore oggi vicesindaco Libero Farinelli aveva detto che avrebbe rifatto le tettoie. Di tutto questo però mai nulla è diventato realtà nonostante fosse tutto finanziato. Oggi, però, si riscopre questo immobile che in passato era stato oggetto anche di segnalazioni da parte di un vicino».

I quesiti della minoranza

«Ora, siamo concordi con la sistemazione di Casa Miglietta ma ci poniamo due domande: la prima, perché partire dal cortile? Così si fanno i lavori al contrario. Quando mai si parte dall’esterno per restaurare un’immobile?
L’altra domanda è: perché si è fatto un bando per individuare una nuova sede per la Pro Loco (dicendo che si faceva perché non si volevano sprecare ulteriori soldi in Casa Miglietta) e adesso si fanno questi interventi in poco più di metà cortile? E’ una contraddizione questa».
Pedrazzini poi sottolinea un’altra anomalia: «Ben vengano le tettoie: ma su quale progetto? Il mandato era per il rifacimento del cortile. Poi, appunto, va bene rifare le tettoie ma con quali soldi? Si che di danaro ce ne è però... Non si capisce il nesso logico, la razio che segue la scelta».

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