Era arrivata a metà luglio la conferma del trasferimento del dirigente Nunzio Faraci in un Istituto siciliano. E proprio in questi giorni Faraci sta espletando le sue ultime attività nel Vercellese per poi far definitivamente ritorno nella sua terra natale.
Il dirigente Faraci lascia la “Serra” dopo cinque anni
Faraci a Crescentino, così come a Fontanetto Po e Saluggia, non lascia solo un bel ricordo, ma anche un lungo elenco di obiettivi raggiunti. E poco prima di questa sua partenza, abbiamo voluto incontrarlo.
Qual è stato il momento più bello che ha trascorso a Crescentino?
«Non c’è un momento particolare. Sono stati tutti momenti difficili, intensi, ma belli. Ho sempre visto la vicinanza di tutti: della comunità, del corpo docente e delle Amministrazioni comunali. I momenti più belli sono stati quelli in cui ho visto i ragazzi sereni in classe, contenti e felici di tutte le attività e i progetti che abbiamo messo in atto. La felicità dei ragazzi è la mia felicità».
Il progetto, secondo lei, più importante che è riuscito a realizzare in questi cinque anni?
«Non c’è stato un solo progetto importante. Ce ne sono stati tanti che hanno riguardato soprattutto l’innovazione della scuola, dai monitor interattivi alla rete internet, all’orto didattico e tutti i progetti PNRR che sono stati attuati. Forse tra quelli didattici più importanti c’è stato il progetto “Fare Musica”, che ha dato visibilità alla scuola. Ma importanti sono stati anche i progetti di orientamento, quelli di educazione civica e quelli sportivi. È stato attuato tutto quello che era nel contenitore dell’offerta formativa della scuola e questa è la mia soddisfazione».
Un grande risultato ha avuto anche il Consiglio Comunale dei Ragazzi.
«Sì, il Consiglio comunale dei ragazzi è stato un progetto portato avanti in tutti questi anni e ha ottenuto anche dei riconoscimenti importanti a Roma. Ed è un progetto che abbiamo proposto all’attenzione della Comunità europea per un finanziamento Erasmus, di cui siamo in attesa. E’ un progetto che comunque continuerà e sarà uno dei cardini dell’offerta formativa».
Cosa rimpiange di non essere riuscito a fare?
«Non rimpiango nulla, perché tutto quello che è stato fatto è stato realizzato con l’impegno, la professionalità e il sacrificio di tutti. Rimpiango solo di non aver chiuso in tempo tanti progetti importanti che comunque troveranno una conclusione nel prossimo anno scolastico».
A chi prenderà il suo posto, che consiglio darebbe?
«Di stare vicino ai docenti, di stare vicino alle famiglie e soprattutto di stare vicino ai bambini, che sono la cosa più bella che c’è in una scuola».
Un’intervista carica di emozioni durante la quale Faraci ha voluto anche ringraziare tutti coloro che hanno collaborato, dal corpo docente alla segreteria al personale Ata, le Amministrazioni, le famiglie ma soprattutto i bambini. I suoi bambini.
La cerimonia di saluto
E proprio per il segno che Faraci lascia nel mondo della scuola che sabato scorso si è tenuto un toccante saluto da parte dei sindaci e degli assessori dei comuni di Crescentino, Saluggia e Fontanetto Po che si sono riuniti per ringraziare il Dirigente per i suoi cinque anni di operato, definiti da tutti un periodo di grande rinascita e innovazione.
Ad aprire la mattinata il sindaco di Crescentino, Vittorio Ferrero che ha organizzato la cerimonia nella sua sala del Consiglio. «Ci siamo sentiti per la prima volta nell’estate 2020 – dice Ferrero rivolgendosi a Faraci – a causa del Covid, e abbiamo iniziato la nostra, anzi la tua, avventura a Crescentino. Abbiamo affrontato la pandemia, organizzando le attività in sicurezza. In questi anni hai saputo cogliere le tante opportunità, ottenendo tanti finanziamenti. Molte cose sono state fatte sotto la tua supervisione, insieme a docenti e alunni. Per questo, il nostro è un saluto che ci proviene dal cuore. Sappiamo che il tuo trasferimento è dovuto a cause di forza maggiore e ai tuoi affetti personali e noi ti diciamo grazie per tutto ciò che hai fatto».
L’assessore Antonella Dassano ha aggiunto: «Al centro dei suoi progetti c’è sempre stato il benessere dei bambini. Lei ha potenziato i laboratori, soprattutto d’informatica, ha dato vita a nuovi progetti e ha continuato quelli esistenti. Sono contenta che lei torni nella sua Sicilia, soprattutto dal suo amato Etna di cui parlava sempre».
Anche l’assessore di Saluggia, Federica Boggio, ha preso la parola: «Per noi di Saluggia è stata una gran bella luce. Venivamo da un periodo difficile. Abbiamo conosciuto lei ed è stato un qualcosa di bello. Sono state fatte tantissime cose che prima non venivano fatte, con una grande concretezza. Non c’erano ostacoli burocratici. Ci è sembrato di rinascere. Non posso che ringraziarla, sperando che questo percorso continui».
Infine, il sindaco di Fontanetto Po, Riccardo Vallino, ha concluso: «Quando sono stato rieletto nell’ottobre 2021 mi sono sentito tranquillo perché finalmente avevo una persona decisa, che gestiva le scuole e portava avanti ciò che le spettava. La ringrazio per la forte innovazione tecnologica alle scuole di Fontanetto. I numeri da noi sono al limite, e abbiamo cercato e cercheremo di far capire alla Regione che chiudere un plesso è troppo facile, perché se si chiude non si riapre più. Però con il suo supporto ci siamo sentiti trattati bene».