POLITICA

Il medico del lavoro arriva da Varese, la polemica

Sellaro interroga il sindaco Ferrero

Il medico del lavoro arriva da Varese, la polemica
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La scelta della ditta Alfa Lab di Ondoli e Sessa per la sicurezza ha solleticato l’interesse del capogruppo d’opposizione Salvatore Sellaro.

Il medico del lavoro arriva da Varese

Infatti, le determine che portano la firma del segretario comunale di Crescentino Maria Luisa Di Maria non sono passate inosservate come spiega lo stesso Sellaro: «Noi abbiamo due ditte che si occupano di sicurezza a Crescentino. Persone che abitano a Crescentino e che pagano le tasse sempre a Crescentino. Il buon senso, che nella pubblica amministrazione andrebbe utilizzato quando si sceglie l’opzione della trattativa privata, dovrebbe portare ad individuare in queste realtà (Crescentino) l’operatore al quale affidare l’incarico. Ma no, a Crescentino ci siamo rivolti ad una società di Varese. A questa Alfa Lab è stato chiesto un medico per le visite preassuntive per dei neo lavoratori. Eppure qui a Crecentino ci sono i medici che potevano farlo». Ma oltre a questo, Sellaro sottolinea altre incongruenze a suo avviso: «Ma la cosa più assurda è che da Crescentino a Varese ci sono 126 chilometri, mentre nella determina se ne rilevano 170. E ogni chilometro viene pagato 0,70 euro. Dunque, bastava rivolgersi ad un medico di Crescentino e al Ctu di Vercelli per risparmiare una bella e consistente somma. È solo una questione di buon senso. E poi, io non sono un gigante dei pc, ma questa società ha una sede a Torino, perciò perché parte da Varese il medico per venire a Crescentino? Torino-Crescentino è certamente più vicino e veloce». E tutto questo è oggetto della nuova interpellanza presentata da Sellaro a nome dell’opposizione: «Il nostro Comune spende 488 euro per la valutazione dei rischi per il tirocinio degli studenti dell’Istituto di Istruzione Superiore Galileo Ferraris mentre 302 euro per le visite mediche preassuntive di un dipendente, un lavoratore addetto ai cantieri di lavoro e un lavoratore socialmente utile. Io dal nostro sindaco Vittorio Ferrero ora vorrei sapere dove ha sede la ditta, da quanto tempo ci si avvale di essa e perché non si applica il principio della rotazione nell’affidamento degli incarichi. E in ultimo, il calcolo che ha portato a definire la distanza di 170 chilometri e perché non si siano chiesti preventivi ad aziende crescentinesi o dei dintorni».

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