MONTANARO

«Il nostro paese non è a misura di disabile»

La forte critica del consigliere d’opposizione Arcangelo Gallon nonostante il Peba

«Il nostro paese non è a misura  di disabile»
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«Il Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche? La Regione ha stabilito che dovrà essere approvato entro il 31 dicembre 2024, pena la revoca del contributo concesso. E’ per questa ragione che finalmente il Comune si è deciso ad adottarlo, altrimenti, forse, non lo avrebbe neppure fatto», sono forti le parole del consigliere dell’opposizione Arcangelo Gallon all’indomani dell’affidamento dell’incarico per la redazione del Peba, il Piano per l’abbattimento delle barriere architettoniche.

«Il nostro paese non è a misura di disabile»

«Questo piano è stato a lungo trascurato dal nostro Comune - spiega Gallon - nonostante ne avessimo più volte sollecitato la stesura perchè la disabilità è un tema molto importante. Dal punto di vista burocratico il Comune si metterà in regola, ma dal punto di vista pratico non cambierà nulla».

Il piano è uno strumento che permette di individuare nei luoghi pubblici quegli ostacoli che non permettono la completa mobilità a coloro che hanno una capacità motoria ridotta.

«Ce ne sono ancora tante di barriere nel nostro paese - precisa Gallon - In questi anni sono stati investiti fondi pubblici per riqualificare alcuni edifici e strade trascurando però i necessari interventi di abbattimento delle loro barriere architettoniche. I lavori di ristrutturazione di Cà mescarlin sono costati al Comune ben 140 mila euro, ma non è stato realizzato un ascensore per accedere al salone destinato ai grandi eventi. Si è, forse, dimenticato che ci sono persone che non possono fare le scale? Quando ci sono mostre o conferenze, non può andarle a vedere una buona parte della popolazione, quelli con problemi di deambulazione, non solo anziani ma pure giovani che a causa di una frattura devono muoversi con le stampelle o madri con i passeggini. Montanaro è una sola, non con cittadini di serie A e di serie B».

Ma, non è tutto. «Sono state investite risorse importanti per riqualificare la centralissima via Cesare Battisti - prosegue Gallon - ma rimangono ancora problemi per chi si sposta a piedi. I parcheggi ostruiscono il passaggio sui marciapiedi e la gente fatica a muoversi tra le auto parcheggiate. Ci sono poi quegli orribili cubi-panchine per sedersi che sono stati messi per evitare i posteggi  nelle zone vietate ma che a malapena si vedono, sono piuttosto un intralcio per i pedoni. C’è bisogno di ausili per le disabilità visive, cioè di una segnaletica tattile che segnala il percorso e la direzione da prendere agli ipovedenti». Ma, l’elenco degli ostacoli architettonici del paese non finisce qui.

«C’è pure la casa comunale - conclude il consigliere Gallon - che non consente la sua completa fruibilità a causa della rampa di scale all’ingresso dell’edificio. In sostanza, c’è ancora molto da dare. Ed il Piano di eliminazione delle barriere architettoniche resta un documento che servirà a individuare queste criticità ma non le risolverà. Sul lato pratico, la situazione resta uguale, e Montanaro continuerà ad essere un paese diviso in due, con ancora troppe barriere architettoniche da abbattere».

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