Il Ritorno degli Augero, si celebra l’arte vera
Grande successo per l'inaugurazione della mostra che torna dopo 10 anni dalla prima edizione, voluta dal sindaco per valorizzare il patrimonio artistico locale con opere diffuse in tutto il paese e un innovativo catalogo digitale

È stata inaugurata con successo la mostra «La bottega degli Augero... 10 anni dopo» nell'ex sala consiliare di Verolengo. L'evento, fortemente voluto dal sindaco Rosanna Giachello, ha richiamato un vasto pubblico, includendo numerose personalità e semplici cittadini che hanno partecipato all'inaugurazione sabato scorso.
Il Ritorno degli Augero, si celebra l’arte vera
Il sindaco Giachello ha espresso grande orgoglio per questa splendida esposizione, che non si limita all'Ex Municipio ma si estende anche alle chiese e al santuario del paese. Ha spiegato che la mostra è stata riproposta dopo dieci anni dalla prima edizione de «I percorsi d'arte verolenghesi a Bottega degli Augero», con l'obiettivo di valorizzare questi grandi artisti locali. Gli Augero, una famiglia di artisti di Verolengo, hanno lasciato un'impronta significativa dal punto di vista culturale e storico. Il sindaco ha inoltre sottolineato come l'evento si inserisca in un anno ricco di appuntamenti culturali, artistici e manifestazioni, esprimendo la grande soddisfazione nel riproporre questa mostra.
L'intervento di Reano
Protagonista della mostra è Tania Reano, restauratrice e curatrice, che ha descritto la famiglia Augero come molto importante per Verolengo: «Si tratta di una famiglia di artisti che ha operato per ben tre generazioni durante tutto l'Ottocento, dedita alla cosiddetta arte minore piemontese, ma pur sempre di altissima caratura realizzativa. Gli Augero erano artisti poliedrici, abili pittori, scultori, doratori ed ebanisti, organizzati quasi come una bottega rinascimentale dove l'opera veniva prodotta in modo completo. Oltre ai dipinti su tela, più facilmente commerciabili, erano anche abilissimi affrescatori. Hanno lasciato numerose opere, specialmente a Verolengo, che è una piccola mostra a cielo aperto della famiglia Augero. Le loro creazioni si trovano anche in svariate città del Piemonte e persino in America, poiché il giovane Francesco Augero emigrò a soli 25 anni, rimanendo per circa quindici anni tra New York e l'Argentina, dove lavorò e divenne molto ricco prima di fare ritorno al suo paese d'origine».
Catalogo interattivo
Un aspetto innovativo è quello che ha presentato al folto pubblico Luca Fusaro, stretto collaboratore del sindaco: «Una novità significativa rispetto a dieci anni fa è l'introduzione di un catalogo digitale a disposizione dei visitatori. Per molte delle opere esposte, sono stati aggiunti dei QR code che i visitatori possono inquadrare. Questo li reindirizza automaticamente a una pagina con i dettagli dell'opera, dove sono disponibili una descrizione testuale e un'audioguida da ascoltare. Il catalogo è accessibile online su verolengocultura.it, sito che offre una galleria completa delle opere in mostra e ulteriori aneddoti e storie su Amedeo e Francesco Augero».
I ringraziamenti
Naturalmente Giachello, prima del tanto atteso taglio del nastro, ha voluto ringraziare chi ha reso possibile tutto ciò: «Uno speciale va a Reano e Giovanni Carlo Rocca, i curatori della mostra. La famiglia Matta, in particolare Raffaello Lucchese, merita un ringraziamento sentito per aver messo a disposizione questi splendidi mobili e aver condiviso la sua preziosa competenza. Ringrazio tutti coloro che hanno gentilmente concesso le opere delle loro collezioni private. Grazie ad Agata Sartori per aver offerto il piacevole intrattenimento musicale al piano. Un plauso ai volontari che, da oggi fino al 30 novembre, si renderanno disponibili per presidiare questa sala. La mia gratitudine va anche ai dipendenti del Comune di Verolengo, in particolare all'ufficio tecnico nella persona dell'architetto Alessandra Fardin e ai ragazzi della squadra tecnica, che hanno lavorato instancabilmente per rendere questo edificio più accogliente. Ringrazio Gianmarco Bertone e il comandante Franco Lomater. Infine, un ringraziamento ai miei più diretti collaboratori: gli assessori, il consigliere comunale e i delegati, con una menzione speciale per Luca Fusaro, Mario Defilippi e, in modo particolare, Piero Rosa.
Durante la cerimonia, poi, un momento è stato dedicato a Maria Luisa Coppa, insignita del titolo di Cavaliere dell’Ordine «Al Merito della Repubblica Italiana»: il primo cittadino ha voluto consegnarle un omaggio floreale e un attestato per questo importante riconoscimento.