CRESCENTINO

«Il sindaco dà le residenze senza l'ok della polizia locale, perché?»

I consiglieri Sellaro, Speranza e Monchietto vogliono comprendere come ha agito e per quale motivo

«Il sindaco dà le residenze senza l'ok della polizia locale, perché?»
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Il succo è uno: l’opposizione vuole capire perché il sindaco abbia concesso personalmente delle residenze. E ora ci si starà domando perché il capogruppo Salvatore Sellaro insieme ai colleghi Carmine Speranza e Ernesto Monchietto abbia tutta sta curiosità. Certamente non è una questione di gossip o di pettegolezzi, anche perché determinate informazioni sono comunque celate dal diritto alla privacy. E infatti, Sellaro non parla di persone specifiche ma di numeri.

«Il sindaco dà le residenze senza l'ok della polizia locale, perché?»

«A nome del gruppo di minoranza voglio portare all’attenzione della città l’attività di indagine che stiamo svolgendo - spiega Sellaro - Noi tre consiglieri abbiamo avviato le richieste all’inizio di luglio chiedendo proprio alla Polizia locale il numero degli accertamenti di residenza effettuati nel periodo che va dal 1 aprile 2023 al 1 giugno 2024. Domandando anche quanti siano andati a buon fine, e quanti no. Con 27 giorni di distanza, abbiamo ricevuto la risposta del comandante di Polizia locale, Claudio Milano nel quale attesa che gli accertamenti sono stati 660 e 36 con esito negativo.
A quel punto siamo voluti andare più a fondo e capire se questi 36 accertamenti negativi si sono conclusi con il rilascio delle residenza e con quali motivi si è arrivati al rilascio seppur con l’accertamento negativo degli agenti di polizia locale. Una domanda che oltre alla Polizia abbiamo posto all’ufficio anagrafe del Comune di Crescentino».

«Ad un mese esatto dalla nostra richiesta, abbiamo ricevuto risposta direttamente dal sindaco Vittorio Ferrero che scrive: "Dal 1 aprile 23 al 1 giugno 24, lo scrivente, come noto, ha svolto nella sua qualità di Ufficiale di Governo anche le funzioni di Ufficiale d'Anagrafe stante l'impossibilità di delegare specifici dipendenti a causa della grave situazione organizzativa del servizio demografico dell'Ente dovuta dalla vicenda giudiziaria dell'ottobre 2020. In riferimento agli accertamenti dei requisiti per la residenza effettuati nel periodo dalla Polizia Locale ed aventi esito negativo, lo scrivente a seguito di ulteriori proprie verifiche, nella sua potestà di Ufficiale d'Anagrafe, ha ritenuto considerare valide le dichiarazioni di iscrizione all'anagrafe della popolazione residente”.

Quali azioni avrà mai intrapreso il nostro sindaco per verificare? Noi siamo a conoscenza che molti cittadini si sono visti rifiutare la residenza in quel periodo. E proprio per questo motivo abbiamo richiesto al comandante di Polizia locale di comunicarci i nominativi degli accertamenti di residenze negate in quel periodo mentre a quello dell’anagrafe di meglio verificare se queste pratiche si sono verificate negativamente nonché copia dello storico di residenza di questi nominativi».

Le indagini non si fermano...

Insomma, la minoranza è un po’ scettica su quanto affermato dal primo cittadino.
«Quando saremo in possesso di tutte le informazioni, prenderemo i nostri provvedimenti - conclude Sellaro a nome dei richiedenti - Informeremo poi la Magistratura affinché faccia luce sulla situazione, cioè perché il sindaco ha dato le residenze nonostante i vigili le abbiano negate. Vogliamo evitare il pasticcio che ha visto coinvolto il Comune in un’indagine che ha cagionato seri danni al nostro territorio. Questa situazione ci puzza...».

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