MONTANARO

Il Tar dà ragione a Iliad, arriva l'antenna

Cittadini e comitato hanno perso la battaglia

Il Tar dà ragione a Iliad, arriva l'antenna
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Anche l’antenna in strada Pogliani si farà. «Anche» perchè l’altra antenna, in strada Pratoverne, è già arrivata. Entrambe della società Iliad.

Il Tar dà ragione a Iliad

Il Tar, il Tribunale Amministrativo Regionale per il Piemonte, ha accolto il ricorso della società Iliad contro il diniego del Comune all’installazione in strada Pogliani. Inutile la battaglia andata avanti per molto tempo del Comitato No Ripetitori Montanaro dei cittadini e del Comune per impedire la costruzione di queste antenne.

Arriva l'antenna

«Questo significa- sono le parole del sindaco Giovanni Ponchia - che la Iliad potrà realizzare la stazione radiobase in strada Pogliani. Secondo le norme tecniche di attuazione del nostro piano regolatore, è possibile l’edificazione residenziale attraverso la predisposizione di appositi P.E.C. con l’accordo dei proprietari dei diversi appezzamenti di terreno, o almeno con il 50 per cento della capacità edificatoria di tutto il Pec L’assetto normativo, in base al Tar può bypassare la volontà dei proprietari di quell’area che invece per edificare avvrebbero dovuto accordarsi tutti oppure almeno il numero dei proprietari fino a costituire almeno il 50 per cento della capacità edificatoria. In sostanza, per il Tar l’unico proprietario di terreno destinato all’impianto può autonomamente decidere di fare realizzare l’antenna di elevato impatto sugli altri proprietari, in particolare visivo e non solo, senza l’approvazione degli altri proprietari vicini facenti parte della stessa area edificatoria. Ed è in particolare questa questione che il Comune di Montanaro ha voluto difendere fino all’ultimo dovendo purtroppo arrendersi con questa ultima sentenza del Tar Come cittadino non posso fare altro che manifestare il personale disaccordo con quanto stabilito ed esprimere il mio più sentito rammarico per questa triste situazione che, con altri operatori telefonici, non si è mai proposta in questo Comune, avendo sempre trovato accordi specifici a difesa degli interessi dei cittadini. Come Sindaco, mi dovrò adeguare a quanto deciso dal Tar Piemonte con un rammarico ancora superiore perchè resto sinceramente convinto che anche in aree residenziali di futura edificazione, normate per fare in modo che tutti i proprietari o almeno il 50 per cento della capacità edificatoria possano realizzare un progetto urbanistico generale dell’area, debba servire il consenso degli altri proprietari. In questo caso il Comune di Montanaro ha fatto valere queste considerazioni che non sono state accolte. Esprimo il mio dispiacere, ho fatto tutto il possibile per difendere gli interessi della comunità ma purtroppo non è stato sufficiente».

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