Il Teatro Regio di Torino si tinge di Rosso, tra nomi noti e proposte insolite
Dal 27 al 29 novembre il piemontese Roberto Bolle porta per la prima volta a Torino Caravaggio, la creazione coreografica di Mauro Bigonzetti.

Rosso come la passione, l’amore e l’energia, ma anche come il tradimento, la gelosia, il dolore. È il colore tra i più significativi del pantone il tema della stagione 2025/26 del Teatro Regio di Torino, che tra nuove proposte e grandi classici offre un cartellone rivolto a tutti.
I grandi nomi
I grandi nomi che fanno notizia sono Roberto Bolle in “Caravaggio” e Riccardo Muti nel “Macbeth” di Verdi, ma l’inaugurazione della prossima Stagione d’Opera e di Balletto sarà il 10 ottobre prossimo con un nuovo allestimento di “Francesca da Rimini” di Riccardo Zandonai, tratto dalla tragedia di Gabriele D’Annunzio, ispirata al celebre episodio dantesco del V Canto dell’Inferno, il dramma racconta l’amore proibito e travolgente tra Paolo e Francesca. In scena dall’8 al 16 novembre uno dei capolavori più vivaci, raffinati e sorprendenti di Wolfgang Amadeus Mozart: “Il ratto dal serraglio”, un intreccio fatto di disavventure, gelosie e bramosia all’insegna della bontà e del perdono.
Dal 27 al 29 novembre il piemontese Roberto Bolle porta per la prima volta a Torino Caravaggio, la creazione coreografica di Mauro Bigonzetti. A dicembre, due balletti iconici: dal 5 al 14 torna il Balletto del Teatro Nazionale di Praga con “Romeo e Giulietta” di Sergej Prokof’ev, nella coreografia di John Cranko, mentre dal 19 al 28 dicembre debutta al Teatro Regio il Balletto dell’Opera Nazionale di Riga con “Il lago dei cigni” di Pëtr Il’ič Čajkovskij. “La Cenerentola” di Gioachino Rossini, in scena dal 20 al 27 gennaio aprirà il nuovo anno con produzione che promette leggerezza e incanto (regia di Manu Lalli e direzione di Antonino Foglian), mentre il rosso sangue del “Macbeth” di Giuseppe Verdi sarà portato dal Maestro Riccardo Muti nell’allestimento firmato dalla figlia Chiara Muti. Il debutto a Torino sarà per i “Dialoghi delle carmelitane” di Poulenc, uno dei più grandi capolavori del Novecento (31 marzo - 12 aprile), mentre a chiudere la Stagione saranno due nuove produzioni dei “Puritani” e di “Tosca”, per la firma di Pierre-Emmanuel Rousseau e di Stefano Poda.
Alla presentazione della Stagione, ottimismo e fiducia da parte del sindaco di Torino e Presidente della Fondazione Teatro Regio Stefano Lo Russo, che ha commentato l’ottimo andamento dell’attività del Teatro che, «essendo un teatro lirico-sinfonico in Italia, non è cosa scontata».
Abbonamenti in crescita
Gli abbonamenti sono cresciuti del 20% lo scorso anno, dopo la battuta di arresto post pandemia. Si torna alla normalità e alla progettualità, come hanno spiegato bene il Sovrintendente Mathieu Jouvin, il Direttore artistico Cristiano Sandri, il Direttore musicale Andrea Battistoni illustrando i dettagli delle recite. Informazioni, biglietti e abbonamenti sul sito teatroregio.torino.it e alla biglietteria del Teatro, in piazza Castello 215 a Torino.