Il viaggio di Bobba in Mozambico per i 20 anni della scuola professionale FOTO E VIDEO

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Attraverso il diario, le immagini e i filmati di Luigi Bobba possiamo conoscere la realtà della scuola professionale avviata 20 anni fa dalle Acli e dai missionari vercellesi don Pio Bono e Caterina Fassio a Estrela do Mar di Inhassoro.

 

Il viaggio di Bobba in Mozambico

All'inizio del mese di maggio Luigi Bobba, l'onorevole ciglianese, ha vissuto una splendida esperienza in Mozambico, visitando la scuola professionale avviata 20 anni fa dalle Acli e dai missionari vercellesi don Pio Bono e Caterina Fassio.
Bobba, infatti, sin è recato ad Inhassoro proprio per questa ricorrenza. E in quei giorni proprio ha avuto modo di far affiggere all'ingresso di una delle 36 aule scolastiche una targa in memoria di Guido, che Ezio Robotti gli aveva fatto avere proprio prima della partenza.

Il diario di viaggio

E durante la sua permanenza, Bobba ha scritto un diario di viaggio che permette, a tutti coloro che lo leggono, di rivivere le sue emozioni. E il 3 maggio quando riporta:

“Sono venuto qui con molte aspettative perché tante persone mi avevano parlato bene della scuola Estrela do Mar di Inhassoro, ma la realtà ha superato le mie aspettative. Davvero un’opera educativa e sociale bella e importante che fa onore all’Italia e che contribuisce a rafforzare la collaborazione tra il nostro Paese e il Mozambico”. Queste le parole iniziali del saluto dell’Ambasciatore d’Italia a Maputo, Gianni Bardini in occasione della celebrazione dei 20 anni della inaugurazione della Estrela do mar di Inhassoro.

Ricordo ancora le parole di don Pio Bono – missionario diocesano per 20 anni ad Inhassoro – che, insieme alle Acli, ha dato avvio alla Estrela do Mar. Era il 3 aprile 2004 quando, in occasione della apertura della scuola, rivolgendosi alle autorita’ locali, al vescovo, ai professori, agli studenti e alle loro famiglie, disse che “questa scuola non e’ del padre Pio, ma e’ di tutti, e’ della comunita’ ed e’ stata creata per la crescita umana e professionale del giovani del Distretto di Inhassoro”. Queste parole sono state – e lo sono ancora – la stella polare che ha guidato il cammino non sempre facile della Estrela do Mar.

Nata come scuola professionale, con corsi di sartoria, falegnameria, meccanica, elettricità, hotelleria e contabilità, nel 2016 è stata trasformata in Istituto tecnico e commerciale con la possibilità per gli studenti di acquisire non solo la qualifica professionale ma anche il diploma secondario. Ai primi edifici, dove sono installati sei diversi laboratori, si sono aggiunte numerose aule scolastiche, una biblioteca e un’aula con 40 computer. Nel 2018, grazie al sostegno della Sasol – un’azienda di estrazione e trasformazione del gas - è stato costruita una nuova struttura per ospitare i corsi di diploma in meccanica , elettricità industriale e di contabilità. Nel gennaio del 2020 poi – prima della partenza di don Pio e Caterina Fassio – è nata la scuola S. Eusebio che accoglie i ragazzi e le ragazze che iniziano la scuola secondaria a partire dall’età di 12 anni. Così, poco per volta, da circa di 130 allievi, si è arrivati a più di 1340 studenti che frequentano i diversi corsi scolastici sotto la guida di un corpo insegnante di quasi 60 persone.
Nel 2020, il testimone da don Pio è passato a padre Geremia dos Santos Moises, un sacerdote della diocesi di Inhambane che ha assunto la responsabilità sia della parrocchia che della Estrela do mar. Sotto la sua guida, in questi ultimi quattro anni, la scuola si è consolidata e rafforzata, continuando ad offrire una formazione di qualità ad un numero sempre maggiore di studenti.
Illuminanti sono state le parole del Vescovo di Inhambane, don Ernesto Maguengue che ha affermato che don Pio è stato un “visionario”, ha saputo guardare lontano. Rivolgendosi alle diverse centinaia di giovani presenti ha detto:” voi tutti quando don Pio ha “sognato” questa scuola, non eravate ancora nati, ma don Pio con questa opera ha pensato anche al vostro futuro. Oltre ad essere grati a lui e alle Acli, prendiamo l’impegno di continuare a lavorare per il futuro professionale dei nostri giovani”. La festa è stata accompagnata da musiche, canti e danze. I ragazzi hanno poi composto una originale canzone di ringraziamento a don Pio, alla Estrela do mar e al patrono della parrocchia, il nostro S. Eusebio. E’ toccato a Giorgio Sbrissa – presidente di Enaip Net - tracciare la strada perche’ questa collaborazione, avviata nel 2004 con le Acli/Enaip, possa rafforzarsi e trovare le strade più efficaci per conseguire risultati positivi. Il presidente nazionale delle Acli, Emiliano Manfredonia ha voluto ricordare l’evento con una lettera indirizzata a al Vescovo don Ernesto nella quale tra l’altro scrive: “L’attività della Estrela do Mar ad Inhassoro è stata importante: importante per voi, che ne vedete ogni giorno i frutti sempre più copiosi, ma anche importante per noi aclisti italiani …. perchè questa iniziativa rappresenta un modello possibile di sviluppo comunitario che si realizza attraverso l’apprendimento e la coscienza della propria dignità nel segno della fratellanza tra di noi”.
Alla cerimonia, oltrechè gli studenti e i professori, hanno preso parte le autorità locali e diverse persone che hanno collaborato con le Acli e con don Pio lungo questi 20 anni. Al termine della cerimonia non poteva mancare il tradizionale taglio della torta per la festa dei 20 anni.
La Estrela do Mar è un’opera che dura nel tempo perchè oltre all’iniziale supporto – che tuttora continua - delle Acli nazionali, si avvale del sostegno di tante istituzioni e persone che parlano vercellese e che operano nel nostro territorio. Mi riferisco alla Fondazione CRVC – guidata da Aldo Casalini - che ha assicurato continuità nel sostegno da parte della Fondazione anche negli anni futuri. E le Acli di Vercelli con la guida di Cesare Daneo che, insieme ad Ipsia Vercelli con il presidente Giuseppe Bovio, hanno sempre accompagnato, sostenuto e incoraggiato questa iniziativa. Una parola speciale va Caterina Fassio, missionaria laica insieme a don Pio per 20 anni ad Inhassoro. La scuola ha potuto contare sul suo sostegno e la sua competenza; ma soprattutto, per sua iniziativa, sono nate le “escolignas”, le scuole dell’infanzia che ancora oggi accolgono diverse centinaia di bambini. Infine, un ultimo grazie va Michele Lepora, il tecnico che ha accompagnato l’installazione di tutti i laboratori, ne ha curato la manutenzione e la funzionalità in raccordo con gli insegnanti della Estrela do mar. In poche parole solo insieme – volontari e donatori, istituzioni e associazioni, insegnanti e religiosi - si può realizzare qualcosa che duri nel tempo. Per questo - a conclusione del mio saluto – ho richiamato una frase di Nelson Mandela – grande leader africano e premio Nobel per la pace - “l’educazione è l’arma più potente per cambiare il mondo”. “Muito obrigado”, direbbero i mozambicani. Molte grazie a tutti. E continuiamo a sostenere la Estrela do Mar con iniziative di solidarieta’ o con donazioni mediante bonifico bancario intestato a: IPSIA VERCELLI ODV – IBAN IT44Y0608510000000057788875 con la casuale “erogazione liberale a favore della Estrela do Mar”.

Ma i pensieri di Bobba sono ricchi al rientro in Italia. E, anche in quel momento, ha voluto raccontare la sua esperienza:

Siamo quasi pronti a partire da Inhassoro dove abbiamo festeggiato la ricorrenza dei 20 anni della Estrela do Mar, la scuola professionale nata per iniziativa delle Acli e dei missionari vercellesi don Pio Bono e Caterina Fassio. Ma, con Ricardo – il responsabile dei nostri laboratori – andiamo prima a fare una fotografia della targa ricordo affissa ad una delle 36 aule della Estrela do Mar. E' dedicata a Guido Nobilucci, vercellese, scomparso poche settimane orsono, insegnante, educatore e politico molto conosciuto in città. Me l'aveva consegnata il giorno prima di partire ,Ezio Robotti – già sindaco di Vercelli - grande amico di Guido. Nell'orazione funebre aveva annunciato che i famigliari e gli amici di Guido intendevano adempiere ad una delle sue volontà, chiedendo a chi volesse sostenere la Estrela do mar di dare una piccola offerta per questa opera educativa. Un modo per ricordare la passione con cui Nobilucci aveva svolto il mestiere di insegnante. La targa è ora affissa e siamo pronti con la piccola delegazione arrivata dall'Italia e guidata dal presidente di Enaip net Giorgio Sbrissa, per partire per l'aeroporto di Vilankulo, per poi arrivare a Maputo, la capitale del Mozambico. C'è tempo per un piccolo spuntino. Mi avvicino al bancone dell’aeroporto per chiedere un “cafesinos”. Il barista, sentendo il mio accento, mi chiede se parlo spagnolo. No, italiano. “E dove sei stato? “Rispondo, ad Inhassoro. Ah, ribatte in un lampo lui, “allora conosci la Estrela do Mar”? . Certo, riprendo. “Hai frequentato la scuola?” “ No, ma meo hermano (mio fratello) si è diplomato con il corso di elettricità industriale. E’ stato molto contento e ora sta lavorando come elettricista alla Sasol (un'azienda sudafricana di estrazione del gas che opera nel territorio) La sua risposta non ha certo il valore di un’indagine statistica sull’efficacia della scuola, ma forse è il miglior saluto che potevano ricevere e anche il più forte incoraggiamento a proseguire e rafforzare il nostro sostegno. Ci imbarchiamo, ma questo piccolo ma inaspettato episodio, mi fa tornare alle mente le parole del direttore pedagogico dell' Estrela do mar. “I ragazzi – mi aveva informato Evaristo - al terzo anno svolgono un periodo di tirocinio presso aziende locali, tra cui anche la Sasol. E acquisito il diploma, in non pochi casi, vengono assunti.” Questo anche perchè le attrezzature della Estrela do Mar - nel campo dell'elettricità e della meccanica industriale - sono di buon livello e, tranne una in manutenzione, tutte funzionanti. Lo ricordo, per dire ancora un grazie ai Rotary del nostro territorio e in particolare agli ing. Agostino Pino, Livio Autino e Fabrizio Pissinis e Fabrizio Ruffino che, in momenti diversi, non hanno fatto mancare il sostegno del loro sodalizio all'Estrela do Mar. E, oltre ad aver acquisito competenze, gli studenti hanno dimostrato anche di avere immaginazione. Nella visita ai laboratori, due piccole attrezzature progettate e costruite dai ragazzi stessi, hanno attirato l'attenzione del nostro Ambascaitore a Maputo, Gianni Bardini. Si tratta di una sgranatrice delle pannocchie del mais e una macchina per pulire e sbucciare la manioca, una radice molto utilizzata nella alimentazione della popolazione locale.
Durante il viaggio mi torna alla mente la messa domenicale di Inhassoro, un'occasione un po' speciale in quanto celebrava la sua prima messa il Padre Emersio, un giovane prete originario di un villaggio del Distretto di Inhassoro che aveva frequentato la Estrela do Mar e che poi, anche con l'accompagnamento di don Pio, aveva affrontato gli studi al seminario di Maputo per diventare sacerdote. Oltre ad una celebrazione giososa, partecipata, con canti, suoni di tamburi e danze, mi ha colpito anche l'omelia del giovane p. Emersio. Scendendo dall'altare e venendo in mezzo ai fedeli, dialogava direttamente con loro e, avvalendosi di una coppia di sposi, mette in scena un piccolo siparietto per far capire che per vivere bene da cristiani occorre guardare nella stessa direzione, cosi come accade tra due persone che si amano.
E questa è anche la lezione che il vescovo di Inhambane, don Ernesto Maguegue ha lasciato alle centinaia di ragazzi riuniti per la celebrazione dei 20 anni della Estrela do Mar. “ Nella nostra vita non dovete mai smarrire questi quattro suggerimenti: avere cura di voi stessi, avere cura degli altri, avere cura dell'ambiente in cui vivete, avere cura dei valori spirituali. Una piccola guida per ogni giovane che deve affrontare la propria vita.
Non c'è più tempo per ricordi, incontri, parole ed emozioni. L'aereo è atterrato a Maputo. Abbiamo un'agenda fitta di appuntamenti per far decollare al meglio il Pretep plus, un progetto per la formazione dei formatori e l'assistenza tecnica di 10 scuole tecnico-professionali – agricole e turistiche – in tutto il Mozambico. Un segno che il seme della Estrela do mar sta crescendo e generando nuovi frutti. Ne è testimonianza la nascita negli anni scorsi di Enaip Mozambico, una piccola struttura di diritto mozambicano, che si sta affiancando con personale locale a Enaip con la comune finalità di far crescere una formazione professionale qualificata e orientata al lavoro.

Le foto del viaggio

Le immagini catturate da Bobba in questo suo viaggio sono ricche di significato e trasmettono la grande importanza di questo centro.

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