Nel corso della discussione sul Documento Unico di Programmazione (DUP), al Consiglio comunale di martedì 16, l’assessore al bilancio di Livorno Ferraris Cristian Ferrarese ha illustrato le spese per investimenti previste per i prossimi anni, quelle superiori ai 100.000 euro, come previsto dalla normativa.
Imu, verso l’aumento: dal 2026 addio ai soldi della E.ON
Ci sarà la riqualificazione del viale 4 Novembre, per un importo di 300.000 euro, finanziato in parte con bandi pubblici e in parte con fondi comunali; e la riqualificazione del campo sportivo Bigando, con un investimento di 250 mila euro, coperto da finanziamenti esterni. Ferrarese ha inoltre evidenziato che a partire dal 2026 non sarà più disponibile il contributo annuale di 500.000 euro derivante dall’ex centrale E.ON che per anni ha rappresentato una risorsa fondamentale per il bilancio comunale.
Non sarà più disponibile il contributo annuale di 500 mila euro
«La mancanza di queste entrate – ha spiegato Ferrarese – ci costringerà a rivedere nel 2026 alcune leve fiscali. È probabile un aumento dell’IMU, mentre l’addizionale IRPEF è già stata allineata ai livelli degli altri Comuni».
Opposizione all’attacco
Non si è fatta attendere la replica dell’opposizione che ha espresso contrarietà rispetto alla prospettiva di un aumento della pressione fiscale. «Siete andati oltre, avete esagerato – ha dichiarato il consigliere Matteo Capizzi – Nel 2026 aumenterete l’IMU, non è giusto nei confronti dei cittadini. Dovevate concentrarvi su ciò che era urgente, come la sistemazione delle strade dissestate o la manutenzione degli edifici pubblici esistenti, invece di azzardare nuovi progetti. Avete voluto strafare, e ora sarà la popolazione a pagarne le conseguenze. Il nostro voto è di astensione». Il dibattito ha evidenziato una diversa visione politica in merito allo sviluppo futuro del Comune di Livorno Ferraris. Da un lato, la maggioranza si dichiara propensa verso nuovi investimenti con l’obiettivo di potenziare i servizi e le strutture del territorio. Dall’altro, la minoranza propone un approccio focalizzato sulla manutenzione degli edifici esistenti e sul contenimento della pressione fiscale.