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In 17 anni pagati oltre 64mila euro di Imu per un terreno alluvionabile

L’appezzamento da agricolo era stato trasformato edificabile. L’anno dopo... «a rischio»

In 17 anni pagati oltre 64mila euro  di Imu per un terreno alluvionabile
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«Pago 3.296 euro di Imu all’anno per un terreno edificabile di 8.135 metri quadrati dove però non si può edificare perché si trova nella zona Casotto a rischio alluvioni» queste le parole di un cittadino, Luigi Guida, che denuncia una situazione che ha dell’incredibile ma, per capirla, occorre fare un passo indietro.

Oltre 64mila euro di Imu per un terreno alluvionabile

«Era il 2007 - racconta Guida - quando il Comune di Montanaro ha deciso di passare i nostri terreni agricoli ad edificabili forse perché c’erano degli imprenditori interessati a comprarli. Questi terreni appartengono a quattordici proprietari, tra i quali anch’io, per un totale di 36.830 metri quadrati. Quell’anno mi hanno fatto pagare 1186 euro all’anno (50 euro al metro quadrato e al 70 per cento)».

Fino a quel momento, nulla di strano.

«Dopo appena un anno è avvenuta l’alluvione - prosegue Guida - La zona è allora stata dichiarata alluvionabile, non si può più costruire ed il piano regolatore è bloccato. A questo punto ho chiesto al Comune di ridurre i costi dell’Imu ed il terreno è stato valutato 40 euro al metro quadrato ma al 100%. Quindi, sono 3.295 euro all’anno, il doppio di prima: una vergogna. Dal 2007 ad oggi ho sborsato 64.590 euro per l’Imu di un terreno che non solo non è più edificabile ma si è trasformato in una foresta di alti pioppi. Ed è il più grande di tutti».

Di soluzioni, non mancano.

«Ci sono due soluzioni al problema - dice Guida - Sbloccare il piano regolatore oppure diminuire l’Imu. Io ho sempre pagato, però non ritengo giusto pagare così tanto. In tutti questi anni ho sempre chiesto di venirmi incontro ma invano. Non incolpo nessuno in questo momento: è dal 2007 che va avanti questo vecchio problema che da tempo non trova soluzione».

L'ex sindaco interviene

Un argomento questo che si trova strettamente correlato al rischio idrogeologico del paese, ed è per questo motivo che a tal proposito interviene il capogruppo di minoranza Giovanni Ponchia.

«Ha ragione questo cittadino - commenta il consigliere Ponchia - Ed hanno ragione molti altri cittadini a lamentarsi per una situazione assurda. Per questo motivo è urgente costruire il bacino di laminazione multiscopo a monte dei campi sportivi e rivedere totalmente il piano regolatore generale, sono questi i due progetti che abbiamo inserito nel nostro programma elettorale. In questo modo si possono passare al limite ad agricoli i terreni di questi proprietari che lo richiedono, attivandone di nuovi in altri luoghi più interessanti dal punto di vista urbanistico. Peccato che non sono più sindaco per poterlo fare urgentemente».

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