In bicicletta, Ghigliano raggiunge i gemelli di Russi di Romagna
Un legame che si risalda, d’altronde il ciclista amatoriale nel 2019 accolse Banaffa

Proprio quest’anno che ricorrono i 30 anni dell’unione tra Saluggia e Russi di Romagna, il saluggese Luca Ghigliano, grande ciclista amatoriale, ha deciso, mentre era già in viaggio, di raggiungere Russi di Romagna.
Ghigliano in bici a Russi di Romagna
Un’impresa che aveva già visto il saluggese Marco Leone, lui però a piedi, svolgere un cammino da Saluggia a Russi promosso con il sostegno dell’allora comitato gemellaggio guidato da Franco Pozzi.
Ma quella è tutta un’altra storia perché Ghigliano, nei suoi progetti, aveva «solamente» la tratta Saluggia-Firenze ma poi si è fatto prendere dall’entusiasmo e con la sua bici ha raggiunto gli amici di Russi.
Il racconto
«Erano un po' di anni che pensavo di andare in bicicletta a Russi, il Comune che è gemellato con Saluggia ma a bloccarmi erano i 372 km di pianura, essendo un amante delle salite in montagna», ha raccontato Ghigliano. «Poi qualche giorno fa, per una serie di coincidenze, mi sono trovato ad avere alcuni giorni liberi ed ho deciso di cogliere l'occasione per andare a Firenze, ovviamente in bici. In mezzo ho deciso di incastrare un po' delle salite che tanto mi piacciono, il Passo della Cisa e le Alpi Apuane, godendo di paesaggi stupendi; da queste ultime sono poi sceso su Pistoia e Firenze che doveva essere la mia meta. Ma l'appetito vien mangiando, le gambe giravano ancora bene ed ho quindi deciso di allungare il viaggio: osservando la cartina geografica ho capito che si stava concretizzando la possibilità di arrivare a Russi senza fare troppa pianura. Mi sono diretto prima verso il passo della Consuma e poi della Calla, da cui sono planato su Forlì e di lì a poco Russi, dove ad attendermi davanti al municipio c'era la vicesindaco Grazia Bagnoli e Luciano Banaffa, ciclista e russiano Doc. Sono stati accoglienti e gentili, abbiamo parlato del viaggio e del paese di Russi che ho trovato bello ed ospitale con la sua grande piazza. C’era anche Piera che mi ha anche regalato un libro sulla storia di Russi ed infine ho avuto il piacere, e l'onore, di visitare il garage-museo di Luciano che ha 86 anni e pedala tutt'ora la sua bella Bianchi in carbonio. Tra l'altro nel 2019 proprio lui, “il Banaffa”, è venuto a Saluggia pedalando da Russi e sono andato proprio io ad attenderlo a 10 km dall'arrivo. Possiamo quindi dire che questo è stato un vero gemellaggio ciclistico. A questo punto mi restavano poche decine di chilometri per completare la mia traversata, ho salutato Luciano e Russi dirigendomi verso Marina di Ravenna dove ho finalmente messo i piedi nel Mare Adriatico, tappa finale di questo emozionante viaggio di 6 giorni, 745 km e 7600 metri di dislivello positivo: insomma sono riuscito a raggiungere Russi facendo tanta salita».